Formazione

Ubs: Fondazione Ethos critica la gestione dei rischi

Quando l'actitivist è un azionista "etico"

di Redazione

l primo a prendere la parola all’assemblea degli azionisti dell’Ubs dopo il discorso di Marcel Ospel, presidente del consiglio di amministrazione, e’ stato Dominique Biedermann, a nome della fondazione Ethos, che ha presentato la richiesta di una verifica speciale. Biedermann ha criticato la gestione dei rischi da parte della banca. L’Ubs ha deluso e ingannato gli azionisti che hanno subito perdite ingenti, ha osservato. Gli enormi ammortamenti che ha dovuto effettuare mostrano che il controllo non e’ avvenuto correttamente. Non e’ comprensibile che in tale situazione il consiglio di amministrazione rifiuti una verifica esterna, ha aggiunto Biedermann. Ospel si e’ difeso. Il controllo e la gestione dei rischi funzionano nel gruppo grazie a un organo interno indipendente. A cio’ si aggiunge il controllo da parte della Commissione federale delle banche.
L’intervento di Dominique Biedermann, rappresentante della Fondazione Ethos, che ha criticato la gestione dei rischi da parte dell’Ubs e richiesto una verifica speciale, e’ stato accolto con applausi dagli azionisti della banca. La verifica esterna e’ stata anche rivendicata in occasione di interventi successivi. Numerosi azionisti hanno poi espresso la loro rabbia per i risultati catastrofici dell’Ubs. Il consiglio di amministrazione ha raccomandato all’assemblea di respingere la verifica esterna.

La richiesta di una verifica esterna della situazione dell’UBS, presentata dalla Fondazione Ethos, e’ stata respinta di misura dall’assemblea generale degli azionisti. I voti contrari sono stati 363 771 934, quelli favorevoli 314 065 169. La votazione sul primo punto all’ordine del giorno e’ avvenuta dopo 4 ore e mezzo di dibattiti.


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