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Darfur: gli aerei per gli aiuti rimangono a terra. Mancano fondi

Lo ha annunciato il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam), che gestisce il servizio per conto dell'intera comunita' umanitaria in Sudan.

di Paul Ricard

La possibilita’ per 14.000 operatori umanitari di intervenire in Darfur e nelle parti piu’ remote del sud del Sudan sara’ ridotta, con effetto immediato, a causa della mancanza di fondi del Servizio aereo umanitario dell’Onu (Unhas). Lo ha annunciato il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam), che gestisce il servizio per conto dell’intera comunita’ umanitaria in Sudan. A partire dal 19 giugno, riferisce il Pam in una nota, la flotta umanitaria avra’ un elicottero e due aeromobili ad ala fissa in meno, “perche’ il Pam non riesce a coprire i costi del trasporto degli operatori umanitari”. Dal 1 luglio aumenteranno anche le tariffe per volare in Darfur a bordo degli elicotteri dell’Onu, e un passaggio aereo costera’ agli operatori umanitari 100 dollari anziche’ gli attuali 40. “Le misure”, ha spiegato il rappresentante dell’agenzia Onu in Sudan, Kenro Oshidari, “sono state prese per garantire le operazioni di emergenza in attesa dei nuovi finanziamenti, ma avranno lo stesso un forte impatto su molte comunita’ vulnerabili che dipendono totalmente dagli aiuti umanitari”. Al Pam, ha spiegato il funzionario Onu, “urgono fondi per almeno 20 milioni di dollari per garantire il servizio nei prossimi mesi”. Ma, ha aggiunto, “ne servono 48 milioni per colmare il deficit e andare avanti fino alla fine dell’anno”.

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