Famiglia

Weekend normali per bambini speciali

Accoglienza. Un progetto di sollievo per genitori di piccoli disabili.

di Daniela Verlicchi

Andare al parco, in piscina, a fare un giro… cose che si fanno nel fine settimana. Ma per 15 famiglie della provincia di Milano qualcosa è cambiato: fanno le stesse cose con un ospite speciale, un bambino disabile. Accoglienze di sabato o domenica, alleanza tra famiglie, sollievo per i genitori del piccolo con problemi. È il progetto Weekend Care.

Un fine settimana diverso per i ragazzi disabili della provincia di Milano. Grazie a Weekend Care, progetto promosso dalla cooperativa Diapason e dall?associazione L?Abilità, 15 ragazzi con handicap tra zero e 10 anni potranno passare un fine settimana al mese tra amici. L?iniziativa, partita lo scorso aprile con un corso di formazione tra famiglie ospitanti, consiste nel creare una rete di «parenti acquisiti» (single, coppie o famiglie intere) che possano ospitare per un weekend al mese ragazzi con disabilità di Milano e provincia. Da sabato mattina a domenica sera: un fine settimana di svago, non solo per i ragazzi. L?obiettivo è duplice, spiega Carlo Riva, coordinatore dell?iniziativa: «Da un lato si cerca di dare un po? di respiro alle famiglie dei ragazzi che, in questo modo, riescono a ritagliarsi tempi per se stessi e per la coppia, e poi si instaurano importanti relazioni di solidarietà e corresponsabilità tra adulti». Un modo per combattere la solitudine che spesso assale chi convive con l?handicap.Ma Weekend Care non lascia sole nemmeno le famiglie ospitanti: oltre alla reperibilità costante di un operatore per il periodo che i ragazzi passano con loro, le coppie che partecipano al progetto possono contare su un corso di formazione apposta per loro. Il 23 febbraio parte la nuova edizione: tre mattinate di studio e riflessione sul gioco e l?handicap che permettono anche a chi non è esperto di affrontare con serenità una relazione con un ragazzo disabile. Da aprile 2007 sono state 15 le famiglie che hanno aderito all?iniziativa, ma altrettante parteciperanno al corso: «Il nostro obiettivo è arrivare a quota 50», racconta Riva. Tra queste ci sono i coniugi Fugiglando. Per loro Weekend Care è stato l?occasione di fare volontariato in tre: babbo Alberto, mamma Gabriella e il piccolo Pietro, tre anni e mezzo. È stato lui il primo ad accogliere Hanasso, il bimbo down che a novembre è arrivato in casa Fugiglando, «come compagno di giochi e di stanza», precisa Alberto. L?esperimento, almeno in questi primi weekend insieme, è stato positivo: «Hanasso è una presenza che va al di là del tempo effettivo che passa in casa», spiega papà Alberto: «In camera di Pietro c?è un cesto tutto per lui, con i suoi giochi e il suo pigiama, che ce lo ricorda sempre; Pietro, poi, lo nomina in continuazione». Le difficoltà iniziali, dovute al fatto che Hanasso, marocchino, non comunica in italiano, sono state superate con l?intuito e la comunicazione non verbale. E così i weekend con lui sono del tutto simili a quelli che i Fugiglando passano da soli: «Parco, piscina, gioco e qualche sabato pomeriggio gli tocca pure l?annuale pellegrinaggio all?Ikea».

Info: Carlo Riva 348.7410402
<a href="mailto:wecare@coopdiapason.it">wecare@coopdiapason.it</a>


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