Sostenibilità

Ambiente: a Bruxelles protesta di Greenpeace

Quaranta attivisti di Greenpeace hanno simulato oggi un disastro petrolifero di fronte alla sede della riunione dei ministri Ue dei trasporti a Bruxelles, dove si discute di sicurezza marittima.

di Redazione

Quaranta attivisti di Greenpeace hanno simulato oggi un disastro petrolifero di fronte alla sede della riunione dei ministri Ue dei trasporti a Bruxelles, dove si discute di sicurezza marittima. Attivisti vestiti da uccelli con le penne sporche di petrolio mostravano cartelli con scritto “Europa, agisci ora”, mentre sono state appese le bandiere degli stati europei macchiate di petrolio e scaricati due bidoni del gasolio della Prestige, che i volontari di Greenpeace hanno portato dalla Galizia. Greenpeace chiede ”responsabilita’ piena e illimitata per tutti coloro che sono coinvolti nel business delle carrette dei mari, dal proprietario della nave, al noleggiatore, all’assicuratore al committente”. ”La Ue deve anche vietare lo scafo singolo ed escludere dalle rotte delle petroliere le zone ecologicamente sensibili. Si e’ visto – spiega Fabrizio Fabbri, direttore scientifico di Greenpeace – che le misure di sicurezza adottate dopo il caso Erika, non sono state sufficienti a prevenire disastri simili. Le esigenze degli armatori questa volta devono passare in secondo piano rispetto a quelle della tutela dell’ambiente e della gente che del mare vive. La Commissione propone di vietare lo scafo singolo solo per i combustibili pesanti, ma bisogna vietarlo per tutti i carichi pericolosi”.


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