Famiglia

Giocattoli, ecco il decalogo di Bruxelles

ConsumEuropa (di Sonia Chilà).

di Redazione

Si chiama Safety Toys la nuova proposta di direttiva sulla sicurezza dei giocattoli avanzata dalla Commissione Europea e presentata dal vicepresidente dell?esecutivo Ue, Guenter Verheugen. La proposta mira a modernizzare una direttiva che ha ormai 20 anni e prevede la messa al bando di sostanze chimiche ritenute cancerogene, le cosiddette Cmr (Carcinogenic, Mutagenic or toxic for Reproduction): non potranno più essere commercializzati giocattoli che contengono vernici al piombo, proibito anche l?uso di elementi che potrebbero provocare reazioni allergiche nei bambini, o comunque la loro presenza andrà adeguatamente segnalata sulle etichette.Nel mirino anche i cibi che contengono giochi o sorpresine; assolutamente vietati i regali che si rinvengono solo dopo aver morso o mangiato parte del cibo che li contiene: l?obiettivo del divieto è evitare rischi di ingestione e di soffocamento. Sarebbero permessi solo giocattoli non fisicamente incorporati in alimenti, ma solo da essi contenuti, come nel caso degli ovetti di cioccolata con sorpresa. La stessa confezione dovrà avere forma e dimensioni tali da rendere impossibile la sua ingestione. La direttiva prevede di estendere anche ai bambini più grandi le cosiddette regole anti ingestione: in caso di oggetti costituiti da parti staccabili, attualmente applicate solo ai prodotti per bimbi di età inferiore ai 36 mesi. Nel progettare un giocattolo, inoltre, le industrie dovranno tenere conto non solo di un uso ?normale? da parte del bambino, ma anche di tutti quegli utilizzi non ?abituali? che frequentemente ne possono fare i più piccoli.Diventerebbe inoltre obbligatorio indicare sui prodotti e nei punti vendita età e peso per l?uso del gioco, l?abilità richiesta per usarlo senza pericoli e l?eventuale necessità della presenza di un adulto durante l?utilizzo da parte del bambino.La Commissione ora spera che si possa arrivare a un?approvazione da parte di governi e Parlamento europeo entro fine anno, in modo da poter fare entrare in vigore la normativa a gennaio 2009.

Sonia Chilà


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