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Depositata pdl per la tutela dei figli di genitori omosessuali

Primo firmatario l’onorevole Paola Concia (PD).

di Redazione

Lo scorso 30 maggio, presso la Camera dei deputati, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della richiesta di legge per l?assunzione di responsabilità genitoriale. La proposta di legge, promossa dall?associazione Famiglie Arcobaleno (Associazione Genitori Omosessuali) e scritta dall?avvocato Susanna Lollini, ha come prima firmataria l?onorevole Paola Concia (PD).

«Questa proposta di legge rappresenta per noi, genitori e figli dell?associazione Famiglie Arcobaleno, un traguardo importante. Se non altro, porterà all?attenzione dei parlamentari la realtà di un fatto ignorato e a volte anche negato: sono sempre di più i minori in Italia che hanno un solo genitore legale che è generalmente il genitore biologico», ha detto Giuseppina La Delfa, presidente di Famiglie Arcobaleno.

Secondo l?associazione Famiglie Arcobaleno, in Italia i bambini nati all?interno di una relazione omosessuale non sono tutelati dalla legge: pur avendo di fatto due genitori non possiedono strumenti in grado di difenderli, sia nella quotidianità che nei casi più complessi o tragici come separazione o morte dei genitori. Questi bambini non possono richiedere gli alimenti in caso di separazione, ne il diritto di visita del genitore separato. Non sono eredi dei propri genitori e quando va bene lo possono essere solo pagando forti tasse di successione.

Ecco come Giuseppina La Delfa spiega le ragioni di questa proposta di legge:
«Le persone omosessuali che decidono di mettere al mondo un bambino lo fanno nella maggioranza dei casi all?interno di una relazione affettiva stabile (in minoranza sono donne singole) condividendo le scelte che vanno dal concepimento alle modalità educative di crescita, condividendo quindi le responsabilità e i doveri della genitorialità così come dovrebbero fare tutti i genitori. Eppure i figli nati in famiglie omogenitoriali non godono degli stessi diritti dei bambini nati in contesti eterosessuali e i co-genitori non sono tenuti dalla legge ad assumere le loro responsabilità. In particolare non è previsto:
· il diritto dei figli alla continuità affettiva con il co-genitore: in caso di morte del genitore biologico, i figli nati all?interno di una relazione omosessuale rischiano di essere separati da chi si è preso cura di loro, da chi li ha mantenuti, educati, sostenuti in co-partecipazione con il genitore biologico
· il diritto dei figli a godere dei benefici economici e materiali derivanti dal legame con il co-genitore: di fronte alla legge il figlio è un perfetto estraneo per il co-genitore, con tutte le conseguenze che ne derivano in materia di successione ereditaria
· il diritto-dovere del co-genitore di prendersi cura dei figli: in particolare in caso di separazione, i figli nati all?interno di una relazione omosessuale non hanno alcun diritto di avere contatti con il co-genitore, e questi non è tenuto ad assolvere ad alcun dovere circa il loro mantenimento
· il diritto dei figli a godere della compresenza dei suoi due genitori di cuore e di fatto in tutte le circostanze del vivere civile e sociale.
Mi auguro che il parlamento recepisca che è in gioco la tutela di centinaia di migliaia di minori, figli di genitori omosessuali, ma non solo, che dovrebbero essere messi in grado di godere di diritti fondamentali come sono quelli rappresentati dalla continuità affettiva e economica».


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