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Fondazioni: per Tar il regolamento Tremonti non è costituzionale

Il Tar del Lazio ha deciso la sospensione del regolamento sulle Fondazioni (articoli 7 e 9) e il rinvio alla Corte costituzionale. Il ministro ricorre al Consiglio di Stato

di Redazione

Il Tar del Lazio ha deciso la sospensione del regolamento sulle Fondazioni (articoli 7 e 9) e il rinvio alla Corte costituzionale con una motivazione che sara’ spiegata con una successiva ordinanza. Lo riferiscono fonti vicine al Tar. Il tribunale amministrativo del Lazio ha cosi’ accolto il ricorso presentato dalle Fondazioni. Nell’ordinanza della III Sezione del Tribunale Amministrativo che sara’ pubblicata vengono illustrate le considerazioni del Tar. I giudici in sostanza hanno ”ritenuto che il dubbio di costituzionalita’ sia idoneo, nel caso di specie, a configurare la sussistenza del fumus boni iuris”. I giudici hanno inoltre ”considerato che il danno lamentato dalla parte ricorrente presenta i caratteri della gravita’ e dell’irreparabilita’ in relazione agli articoli 7 e 9 del regolamento impugnato, tenuto conto anche delle scadenze temporali in essi previste. Considerato, si legge nell’ordinanza, per converso, che, indipendentemente dalla questione di costituzionalita’ il provvedimento impugnato con i motivi aggiunti e’ illegittimo ex se, quanto meno per la mancata audizione delle organizzazioni rappresentative delle fondazioni, prevista dall’art. 10 del decreto legislativo 153 del 1999”. Per tutti questi motivi, ha deciso il Tar, il ricorso e’ stato accolto con la sospensione dell’efficacia del regolamento sulle fondazioni entrato in vigore il 16 ottobre scorso ”limitatamente agli articoli 7 e 9”. Il Tar ha deciso anche la sospensione dell’ efficacia ”della nota del 23 ottobre 2002 del ministero dell’ Economia” che disciplinava il regime transitorio per la riforma Tremonti. Il Tesoro ricorrera’ al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar del Lazio sulle Fondazioni e auspica una decisione rapida da parte della Consulta. ”Con riferimento alla decisione resa nota oggi dal Tar del Lazio – e’ scritto in un comunicato – il Ministero dell’ Economia e delle Finanze comunica il proprio intendimento di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sospensiva e, nell’ interesse del sistema, auspica il piu’ rapido giudizio da parte della Corte Costituzionale”.

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