Formazione

Confcooperative: un 2008 non facile per le cooperative

Il primo quadrimestre è in salita, ma il sistema tiene anche grazie alle "sociali"

di Redazione

“Salgono i prezzi ed esplode la bolletta energetica: + 10%. Rallenta la domanda interna. Frena l’export. Soffre il 55% delle cooperative stritolate dai ritardati pagamenti. Tiene l’occupazione nelle cooperative medio grandi”. È un quadro di prevalente insoddisfazione quello che emerge dalla nona nota congiunturale sul Sistema Confcooperative, relativa al I quadrimestre 2008 realizzata da Elabora centro studi di Confcooperative.
“Soprattutto in alcuni settori le cooperative sono affaticate dalla domanda statica e dalle inefficienze del mercato – commenta Vincenzo Mannino, segretario generale di Confcooperative – Cambiare questo contesto in gran parte non dipende da noi. Ma faremo di più per essere vicini alle cooperative con servizi moderni, accompagnandole in processi innovativi promuovendo un’attenzione costante al miglioramento della capitalizzazione”.
In risalita la dinamica congiunturale dei prezzi e dei costi con una forte spinta inflattiva segnalata dai cooperatori dell’agroalimentare, della distribuzione, della logistica e del trasporto. Pesano i rincari delle materie prime e della bolletta energetica.
Rallenta ancora la domanda interna per le aspettative, in prevalenza, negative sul futuro dell’economia. Delude anche l’export per i vincoli all’attività di esportazione, l’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro e i dubbi sulle prospettive di tenuta della ripresa internazionale.
Critico il quadro relativo alla tesoreria e agli incassi. Si moltiplicano le denuncie spontanee, da parte degli intervistati nelle cooperative di lavoro e servizi e nelle cooperative sociali, per i ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione: ne esce stritolato il 55% delle cooperative che denunciano anche dumping contrattuale; burocrazia asfissiante; gap infrastrutturali, rigidità del mercato del lavoro; gare al massimo ribasso. Un malcontento diffuso si registra tra gli operatori delle cooperative di consumo e distribuzione dove pesa la pressione competitiva, l’erosione del potere d’acquisto e la percezione di deterioramento della situazione finanziaria dei consumatori.
Nota positiva: tiene l’occupazione. Sono ancora, come previsto, le cooperative sociali a trainare la crescita occupazionale. Si assume di più al Nord, in particolare tra le cooperative di dimensioni maggiori. Complessivamente stazionarie le aspettative di crescita del fatturato e dell’occupazione.


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