Volontariato

Somalia: per Unicef è emergenza dimenticata

La vita di 15.000 bambini somali dipende dagli aiuti di emergenza che dovrebbero arrivare nelle prossime due settimane, ma senza nuovi fondi i programma nutrizionali rischiano di essere sospesi.

di Redazione

La vita di 15.000 bambini somali dipende dagli aiuti di emergenza che dovrebbero arrivare nelle prossime due settimane, ma senza nuovi fondi i programma nutrizionali rischiano di essere sospesi.
Lo ha denunciato alla Bbc il rappresentante Unicef, Christian Balslev-Olesen, parlando della Somalia come di una “crisi dimenticata”.

“Se non otteniamo nuovi fondi entro le prossime due settimane, dovremo sospendere una serie di operazioni di alimentazione salvavita avviate nella zona cetro-meridionale del paese entro la fine di marzo”, ha detto Balslev-Olesen.

L’agenzia dell’Onu ha bisogno di 6 milioni di dollari (oltre 4 milioni di euro) per proseguire i 110 programmi nutrizionali avviati nel paese. Altri 3,1 milioni di dollari (oltre 2 milioni di euro) servono invece per sostenere i progetti di purificazione dell’acqua e scongiurare così epidemie di diarrea e colera. “La vita in Somalia per gli sfollati, ma anche per la gente comune, è dura – ha aggiunto il rappresentante Unicef – se si guarda agli indicatori per i bambini, la Somalia risulta il luogo più difficile di tutto il mondo”.

I combattimenti tra i guerriglieri che sostengono le deposte Corti islamiche e le truppe governative ed etiopi hanno creato “una bomba a orologeria” per le persone che vivono nei campi sfollati. Le forze di Addis Abeba sono intervenute nel paese giusto un anno fa, per sostenere il governo di transizione contro le Corti islamiche che controllavano gran parte della zona centro-meridionale del paese. Tuttavia, da allora la capitale Mogadiscio è diventata il luogo di scontro tra i guerriglieri che sostengono le Corti e le forze regolari, costringendo il 60% dei residenti a lasciare la città. La maggior parte di loro ha trovato rifugio nei campi attorno ad Afgooye, a circa 30 chilometri a ovest della città. Al momento nel paese sono presenti solo 2.400 degli 8.000 peacekeeper della missione di pace dell’Unione africana. (fonte: Ap)


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA