Welfare
Carlo Borgomeo, esperto di politiche di sviluppo Due scelte nette per ri-cominciare
Un cammino di lavoro comune, con programmi condivisi. E poi sfidare i napoletani al loro senso di responsabilit
Tenere il primo Consiglio dei Ministri a Napoli ha avuto un importante contenuto simbolico: il nuovo Governo ha voluto far vedere ?come si fa? a risolvere il problema della città: ha voluto farlo vedere a tutta l?Italia, che considera il caso Napoli come un grave vulnus alla propria immagine, e vuole dimostrare ai napoletani una nuova capacità di governo. Alto però è il rischio di una operazione meramente mediatica, in ragione della complessità della situazione.
La mia agenda per BerlusconiL?elenco delle cose da fare (e quindi delle cose da chiedere al Governo) è insieme ovvio ed infinito; e siccome sarebbe difficile anche stabilire delle priorità, per quanto concerne le cose da fare sarebbe bene che ci si concentrasse sulla questione dei rifiuti, perché è la più grave e perché ha ormai assunto un carattere pregiudiziale.
Ma contemporaneamente chiederei al Governo di fare un?azione innovativa sul piano della comunicazione: non prometterei di risolvere i problemi, con efficacia e rapidità, assumendo a garanzia della promessa, soldi stanziati, scadenze, nomine di qualche altro commissario o addirittura qualche legge speciale. Mirerei piuttosto a dare la sensazione che si ri-comincia, e lo farei con due scelte nette.
La prima è strettamente politica, riferita cioè al rapporto tra le forze politiche, nazionali e locali: proponendo una stagione di lavoro comune, di programmi condivisi, di scelta di priorità sottratta al gioco della conquista del consenso immediato e alla forsennata ricerca delle altrui responsabilità. In fondo nella coscienza dei cittadini il gioco politico appare sempre più ?altra cosa? rispetto alla situazione oggettivamente drammatica. Si tratta di spostare in alto il livello delle scelte e la ricerca del consenso che non può essere, in una fase di oggettiva emergenza, di parte, ma deve riguardare l?insieme del livello politico-istituzionale.
Appello ai miei concittadiniLa seconda scelta, intrecciata con la prima, è quella di fare appello alla responsabilità dei napoletani: sfidarli assumendo l?ipotesi che è possibile uscire dalla attuale situazione di degrado. In fondo, a partire dalle classi dirigenti, è diffusa la sensazione che la battaglia è persa, anzi inutile. Nelle famiglie si lavora per costituire vie di fuga ai giovani e i progetti di futuro vengono visti con scetticismo.
La sfida da lanciare invece è quella di costruire la polis: se si imbocca questa strada, dopo le prime opposizioni dei soliti ?sapientoni?, si scoprirà che le energie disponibili sono tante, che il ripristino della legalità, anche minuta, è l?obiettivo della maggioranza dei napoletani. Una maggioranza resa pavida dallo spazio che minoranze corporative, al limite della legalità, trovano in un mercato della politica angusto e non sempre trasparente. Carlo Borgomeo
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