Volontariato

Anpas, concluso il nono meeting nazionale

Si è tenuto a Teramo, in Abruzzo, dal 15 al 18 maggio. Tre giorni di spunti e riflessioni attorno alla propria identità, alle respnsabilità e al futuro delle Pubbliche assistenze

di Redazione

Con la grande manifestazione nazionale di ieri si è conclusa per le vie dell?Aquila il 9° Meeting della Solidarietà Anpas iniziato il 15 maggio a Teramo. Quest?anno la parola d?ordine spontanea è stata Identità, un collante fortissimo, assai più di solidarietà, amicizia, movimento, rete, gli altri termini che avevano contrassegnato i precedenti appuntamenti nazionali.

Un lungo serpente arancione e bianco (le livree e le bandiere Anpas) ha attraversato il centro storico cittadino, con alla testa la dirigenza Anpas e le autorità locali: dal presidente della Regione Ottaviano Del Turco (il primo Governatore a partecipare ad un Meeting Anpas), al Sindaco dell?Aquila agli esponenti della Provincia e tanti Sindaci. Gonfaloni di Regione, Provincia, Comune, dei comuni limitrofi, striscioni e bandiere delle Pubbliche Assistenze, oltre mille volontari e decine e decine di mezzi: ambulanze, mezzi di protezione civile, automediche.

Uno spettacolo meraviglioso. ?Ma attenzione – ha voluto sottolineare il Presidente nazionale Fausto Casini – noi non siamo quelli che si mettono in mostra, ma quelli che si mettono in gioco?. ?Noi ci assumiamo le nostre responsabilità, ci siamo conquistati la rappresentatività con le nostre azioni, la nostra preparazione, i valori in cui crediamo espressi dal nostro agire, la nostra capacità di essere moltiplicatori di capitale sociale?. ?Chiediamo con forza che tutti gli altri attori, le Istituzioni come gli Enti Locali, si prendano ciascuno le proprie responsabilità, in funzione di un bene comune che non può essere disatteso?. Concetti già anticipati da Casini, con la frase ?Lavorare insieme crea orizzonti di futuro?, detta nelle conclusioni del Convegno ?Obiettivo infrastrutturazione sociale: gli attori e il ruolo del volontariato come moltiplicatore di capitale sociale? del sabato mattina.

Attorno allo stesso tavolo si erano ritrovati, per la prima volta dopo le elezioni che avevano fermato ogni iter legislativo, tutti gli attori della ?revisione? della Legge sul Volontariato datata 1991. A parlarne le Fondazioni d?origine bancaria rappresentate da Mario Di Nisio presidente della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti e Consigliere Acri, i Centri di Servizio per il Volontariato con il presidente del loro Coordinamento Marco Granelli, il Volontariato con Fausto Casini Presidente Nazionale dell?Anpas e anche rappresentante della Consulta nazionale del Volontariato presso il Forum del Terzo Settore, l?On. Mimmo Lucà, già presidente della Commissione Affari Sociali della Camera e tra i primi fautori di una riforma condivisa della 266 e Maria Guidotti portavoce del Forum del Terzo Settore. Tutti hanno espresso una forte volontà di dialogo: il volontariato e le fondazioni, i centri di servizio ed il terzo settore di cui il volontariato fa parte. Stessa rinnovata volontà ? espressa dall?On Lucà – anche da parte del mondo della politica.

?Mi pare ? ha concluso Casini ? che ci siano le condizioni per giungere ad una proposta congiunta ed unitaria della riforma dell?art. 15 della Legge 266/91; con il Forum del Terzo Settore che lavora come quadro di riferimento potremo fare una verifica della Legge in tempi rapidi. Oggi abbiamo fatto un buon lavoro istruttorio di cui vogliamo presto vedere l?operatività con una proposta di legge?.


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