Welfare

La Cassazione, le ascelle, i polsi e il piedino

La Corte di Cassazione ha ridisegnato oggi, per l'ennesima volta, l'anatomia femminile, stabilendo in una sentenza quali sono le zone erogene e quali no...

di Maramao

L’Italia è un paese serio. La sua gente è seria, la sua stampa è seria, la sua classe politica è seria e, naturalmente, anche i giudici sono seri. Tutti, soprattutto i massimi esponenti, ovvero quelli che compongono la Corte di Cassazione, la suprema e serissima corte nostrana. Già lo sapevamo ma, per ricordarci la sua serietà, oggi la Cassazione ha fatto mirabilie e, en passant, ha ridisegnato l’anatomia delle donne. Oggi la Suprema Corte ha infatti sancito che anche sfiorare le ascelle o toccare le spalle costituisce violenza sessuale. E anche grave se è vero che la III sezione penale, con la sentenza 4538, ha confermato oggi una condanna per violenza sessuale (due anni e due mesi di reclusione sospesi con la condizionale) nei confronti di Pasquale V., un ragioniere 65enne della provincia di Campobasso, che aveva costretto una sua praticante, Amelia D., a farsi accarezzare “le spalle e le ascelle”. Permane tuttavia un barlume di speranza per tutti i maiali (ragionieri e non) che pullulano la nostra beneamata penisola. Secondo la Cassazione, infatti, si può ancora fare piedino ma guai a sfiorare il polso a una signora che, secondo la Cassazione, sarebbe una zona “altamente erogena”. Al pari delle ascelle.


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