Non profit

No global liberi. Ma ora, cari Caruso&co, “state buoni, se potete”

Francesco Caruso ha "scoperto" che "in galera ci stanno i poveri cristi". Bene. E vuole organizzare cortei per l'amico don Vitaliano. Che c'ha già i guai suoi. Perché non si riposa un pò?

di Maramao

Ecco, lo sapevamo. Francesco Caruso, un simpatico pazzariello e presunto “leader” dei Disobbedienti, della Rete No global del Sud ribelle e/o di altre sigle sulle quali i magistrati di Cosenza erano decisamente poco preparati, che – più che “attentare all’ordine democratico dello Stato” – attenta alla pazienza delle forze dell’ordine “sfruculiandoli” con ortaggi, maschere di Plucinella e sfottò ogni volta che organizza una manifestazione (e ne organizza tante, quando è a piede libero), manco ha fatto in tempo a uscire -meritatamente e per fortuna – di galera che già straparla. Innanzitutto, si è accorto – beato lui – che in carcere “ci sono tanti poveri cristi che non hanno fatto niente, mentre i criminali giorano a piede libero” (fatto storico che accadeva, peraltro, anche ai tempi di Gesù Cristo) e vuole organizzare un sacco di proteste “a favore dei carcerati”. Bene, s’accomodi, magari lo si ospita anche qui, a Vita, giornale che segue i problemi dei carcerati da quando è nato. Ne saremmo felici e accoglieremo Franceschiello a braccia aperte, soddisfatti che – almeno lui – sia uscito dal gabbio dove era finito solo perché voleva “sovvèrtere l’ordine economico dello Stato” (conosciamo molti uomini e donne mansueti e timorati di Dio che vorrebbero fare altrettanto). Come se non bastasse, però, è già pronto a scendere in piazza per un mucchio di altre cose e ora vuole organizzare manifestazioni e atti di protesta, anche e soprattutto a difesa del suo amico don Vitaliano della Sala, cui è stata tolta la parrocchia (dall’abate di Montevergine, non dalle multinazionali). “E’ un complotto ordito dai potenti”, ha detto appena uscito dal carcere. Ora, sapendo che don Vitaliano già ha il suo bel daffare a tenere buoni i parrocchiani (in rivolta contro la sua rimozione) e i giornalisti (che lo cercano ogni giorno, senza dargli tregua) consigliamo a Caruso di prendersi un periodo di meritato e sereno riposo. Come direbbe un uomo di Chiesa (medioevale, ma che sapeva il fatto suo), san Francesco Neri, “state buoni, se potete”. Don Vitalià, diglielo pure tu.

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