Volontariato

Per studiare il tibet oltre le emergenze

Corso di laurea. All’università Orientale di Napoli

di Redazione

E’ l?unico corso in Italia sulla lingua e la cultura tibetana. Si svolge all?università Orientale di Napoli ed è un percorso di studi, che dura da tre a cinque anni, aperto agli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale e specialistica delle facoltà di Lettere e filosofia.

«Ogni anno abbiamo una decina di iscritti», racconta Giacomella Orofino, curatrice del corso e presidente del corso di laurea in Lingue e culture dell?Asia e dell?Africa. Che continua: «I laureati ora lavorano nella cooperazione, in organismi internazionali, in case editrici specializzate in pubblicazione di letteratura asiatica. Il corso infatti dà gli strumenti per lavorare in Tibet perché insegna la lingua tibetana che si parla e scrive oggi e offre approfondite lezioni sulla storia e sugli aspetti sociali. I contenuti affrontano a 360 gradi la vicenda del Tibet e sono slegati dalle mode del momento». Per apprendere la lingua tibetana, dopo le ore di lezioni tradizionali in aula il corso offre un periodo di soggiorno all?università di Lhasa.

«Generalmente si tratta di 12 mesi, gli studenti che hanno la possibilità di sostenere le spese per periodi più lunghi arrivano anche a 24 mesi. Lo studio delle lingua si riferisce a quella corrente, come abbiamo detto, ma ci sono lezioni anche relative al tibetano classico utile per leggere i testi antichi. Ma il corso in Lingue e culture dell?Asia e dell?Africa offre la possibilità di seguire altre due lingue, l?indi e il cinese.

Quest?ultima è consigliata per chi volesse specializzarsi nella conoscenza del Tibet».

Questo soggiorno a Lhasa è prezioso anche per approfondire i temi delle seconda parte del corso dedicata alla cultura tibetana. Ma non solo. «Si studiano le civiltà e le religioni indo-tibetane e del mondo himalaiano che va dal Nord dell?India al Nepal, al Buthan, alla Mongolia».

Il susseguirsi di avvenimenti storici in quella parte del mondo rendono superati i libri di testo e questa necessità di aggiornamento in tempo reale è stata resa possibile dal Centro di studi sul buddismo.

Giacomella Orofino è uno dei soci fondatori e l?attuale presidente del Centro: «È nato nel 2002 su iniziativa di alcuni docenti e studiosi dell?università Orientale di Napoli e si propone, a complemento degli insegnamenti accademici, di stabilire un rapporto di collaborazione e confronto continuo fra gli studiosi e la società civile sulle tematiche relative al buddismo nella storia e nel mondo attuale. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare un dialogo fra gli studiosi e le persone di cultura che veda l?Oriente come protagonista dei futuri sviluppi degli studi sul buddhismo in Italia e in Europa».

Da settembre si aprono le iscrizioni ai corsi di laurea triennale e specialistica in Lingue e culture dell?Asia e dell?Africa, mentre sono già aperte quelle per il corso in Civiltà e religioni indo-tibetane aperto agli iscritti alle facoltà di Lettere e filosofia.

  • LA SCHEDA

COSA
corso in civiltà e religioni indo-tibetane
DOVE
università Orientale di Napoli e Centro studi sul buddhismo
QUANDO
lezioni da ottobre
A CHI SI RIVOLGE
iscritti alla facoltà di Lettere e filosofia


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