Formazione

La Coldiretti attacca De Castro

Al centro del j'accuse la mano troppo tenera del ministro uscente nei confronti della carne brasiliana. In contrasto con quanto stabilito dall'UE che da domani...

di Paolo Manzo

E? significativo che a difesa del ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro intervenga l?organizzazione degli importatori di carne, che tutela interessi legittimi i quali sono però in contrasto con quelli degli allevatori italiani. E? quanto afferma la Coldiretti nel ricordare che il 31 gennaio scattano in tutta Europa le misure cautelative stabilite dall?Unione Europea dopo che la Commissione, per la mancanza di garanzia sanitarie, ha deciso forti limitazioni alle importazioni di carni bovine dal Brasile per evitare che nei piatti dei cittadini europei finiscano carni provenienti da zone a rischio di malattie come l?afta epizootica. A partire dal 31 gennaio 2008 le importazioni di carne bovina dal Brasile saranno autorizzate solo se provenienti da un elenco di allevamenti selezionati ?che rispettano interamente gli obblighi dell?Ue in materia di importazione? e si prevede – continua la Coldiretti – che si dovrebbero ridurre a circa 300 gli allevamenti brasiliani autorizzati alle esportazioni rispetto agli attuali 15mila. La Coldiretti continua a ritenere quindi particolarmente grave che un Ministro dell?agricoltura italiana anziché proteggere dai rischi per la salute e cercare di valorizzare la produzione Made in Italy di carne bovina, che si trova peraltro in una grave situazione di crisi, intervenga a favore dell?importazione di carne dal Brasile sollecitando per iscritto la Commissione Europea a pochi giorni dell?entrata in vigore di norme sanitarie a tutela degli allevatori e dei consumatori comunitari. Una decisione fortunatamente assunta dalla Ue – ricorda la Coldiretti – nonostante le pressioni esercitate durante la missione nel Paese Sudamericano dal Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro il quale ?ha rappresentato l?esigenza? di richiedere in ambito WTO o nei colloqui bilaterali tra UE e MERCOSUR, uno specifico contingente a dazio zero con l?obiettivo di favorire l?export di carne bovina brasiliana? secondo quanto riferito da un comunicato dello stesso Ministero. Oltre ai rischi sanitari l?importazione agevolata di carne dal Brasile – continua la Coldiretti – determina condizioni di concorrenza sleale nei confronti degli allevatori nazionali che rispettano precise condizioni igienico sanitarie ed hanno adottato un sistema di rintracciabilità che garantisce la qualità della produzione. Peraltro, l?uso strumentale di una denominazione di grande eco come la bresaola per giustificare importazioni a basso costo ed elevato rischio sanitario è – denuncia la Coldiretti – un grave attentato ai veri interessi dell?agricoltura italiana e dei suoi imprenditori a vantaggio del falso Made in Italy che nulla ha a che fare con la materia prima nazionale. Gli arrivi di carne dal Brasile in Italia, nonostante i rischi, sono aumentati – conclude la Coldiretti – del 18 per cento nel 2007 ed oggi l?Italia importa oltre il 15 per cento delle 300mila tonnellate di carni bovine spedite dal Brasile nell?Unione Europea.


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