Welfare

Tour in favela con lo spacciatore

L’ultima proposta delle agenzie alternative: addentrarsi nei vicoli più inaccessibili sulle tracce dei narcotrafficanti Apologia del crimine o utile provocazione?

di Paolo Manzo

Da qualche anno è l?altra faccia del turismo ?solidale?. Così visitare luoghi difficili e normalmente off limits come le favelas di Rio de Janeiro grazie all?aiuto e all?intermediazione di agenzie specializzate, ormai non è più una novità. Ma ha fatto discutere, invece, la notizia che al classico tour in favelas difficili, come la carioca Rocinha per esempio, si aggiunga adesso un ?plus?, come lo definiscono i cataloghi appena freschi di stampa. Bastano infatti 90 reais, l?equivalente di 35 euro, per regalarsi il brivido di chiacchierare qualche minuto con un narcotrafficante brasiliano armato fino ai denti. È la proposta che arriva da alcuni tour operator di Rio de Janeiro che nelle favelas propongono itinerari turistici già da qualche anno. Stavolta, però, si è alzata la posta e si vuole giocare col fuoco perché incontrare i ?soldados do tráfico?, come sono stati ribattezzati i giovanissimi coinvolti nel narcotraffico, significa addentrarsi ancora di più negli stretti vicoli della favela della Rocinha e muoversi verso l?alto, cioè la parte più pericolosa, dove generalmente neanche gli abitanti si spingono perché abitata dai grandi boss.

La proposta sembra stia riscuotendo un successo strepitoso soprattutto tra i turisti inglesi, americani e anche italiani, tutti a caccia di emozioni forti. Inevitabili le polemiche. Il Comune di Rio de Janeiro ha accusato di «apologia del crimine» le agenzie coinvolte in questo nuovo itinerario e su uno dei diretti interessati, Pedro Novak della Private Tours, la polizia sta addirittura indagando. Ma lui non ci sta. «Il crimine più grande non è il nostro ma di chi non combatte il traffico di droga. E la responsabilità maggiore ce l?ha il governo che non offre una vera alternativa a questa gente, come per esempio un lavoro».

Le favelas brasiliane, in particolare quelle di Rio de Janeiro, sono infatti una città nella città – solo nella Rocinha abitano 56mila persone – dove si annida il narcotraffico. Proprio per questo per un estraneo non è possibile entrare in favela da solo, serve sempre un intermediario che dentro o ci viva o ci lavori. La parte più pericolosa è quella in cima dove si nascondono i capi, cioè i narcotrafficanti più importanti e anche più ricercati dalla polizia.

Proprio in queste settimane la favela di Jacarezinho è stata occupata dalle truppe speciali della polizia rese celebri dal film vincitore a Berlino Tropa de Elite.

È insomma in corso una guerra di cui si parla poco in Italia ma che è la grande piaga del Brasile. Basti pensare che, per fronteggiare l?emergenza, sono stati recentemente acquistati dalla polizia speciali carri armati, normalmente usati dalle truppe israeliane.

Nelle due ore offerte dall?agenzia turistica, quella proposta è una vera e propria immersione nelle regole e nei codici, non sempre facili da capire per un estraneo, che garantiscono alla favela l?identità di rocca apparentemente inespugnabile. I turisti impareranno così, vedendolo con i propri occhi, che quando per esempio vengono lanciati in aria aquiloni, quello è il segnale di via libera, una sorta di lasciapassare verso i piani alti della favela. Oppure riusciranno a distinguere gli olheiros, cioè le semplici vedette, da chi invece garantisce la sicurezza dei narcos. Il momento clou dell?itinerario proposto dall?agenzia di Novak è, comunque, il passaggio per la boca-de-fumo, il punto chiave per il mercato di droga della favela, dove i ricchi consumatori brasiliani si spingono per acquistare la loro dose quotidiana di cocaina. La vera frontiera del narcotraffico, quella i tra ricchi e poveri, tra chi consuma e chi distribuisce.
Una delle agenzie che propongono l?itinerario choc: www.privatetours.com.br

CITTà INFINITE

  • 30 campi di calcio.Un monitoraggio satellitare dal 2002 al 2007 curato da un ente brasiliano, il Firjan, ha rivelato che delle 219 favelas fotografate dall?alto, ben 88, concentrate nella zona di Rio de Janeiro dove se ne contano in tutto 750, sono cresciute in modo esponenziale, per un totale di 250mila metri quadrati, l?equivalente di trenta campi da calcio. In totale sono 1,2 milioni gli abitanti delle favelas a Rio.

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