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Lotta all’Aids in Africa: i risultati del progetto Dream

Oggi a Roma la comunità di Sant'Egidio ha reso noti i risultati del programma "Dream" per la lotta all'Aids in 10 Paesi africani.

di Redazione

Oggi a Roma la comunità di Sant’Egidio ha messo a disposizione dei media dati, tabelle, storie, aggiornamenti sullo stato della lotta all?Aids in Africa e nel Sud del mondo, presenti i responsabili africani e mondiali delle politiche di lotta all?Aids. E ha reso noti i risultati del programma “Dream” promosso da Sant’Egidio per il contrasto alla pandemia nell?Africa Sub-Sahariana.

Alla Conferenza Internazionale ?Comunità e salute: DREAM, un modello per l? Africa? , che si è svolta stamattina presso la Pontificia Università Gregoriana erano presenti più di cento attiviste, da dieci paesi africani.

DREAM, acronimo di Drug Resource Enhancement against AIDS and Malnutrition, è il programma ad approccio globale per curare l?AIDS in Africa avviato nel febbraio 2002 dalla Comunità di Sant?Egidio, e oggi presente in dieci paesi africani. Eccellenza, gratuità e accessibilità sono tra le parole-chiave del programma.

“Il coinvolgimento delle comunità è uno dei pilastri dell? approccio globale di DREAM” si legge in un comunicato di Sant’Egidio, “gli attivisti sono promotori di campagne di informazione grazie alla presenza capillare nei quartieri e nei villaggi, dove ancora esistono molte persone che non sanno della possibilità di trattare l? AIDS. Gli attivisti garantiscono una presenza costante nei vari centri DREAM per accogliere i malati che si avvicinano per la prima volta al programma di trattamento e per offrire la propria testimonianza”.

“Attraverso costanti visite domiciliari, oltre a fornire il necessario sostegno umano e psicologico, le attiviste di DREAM garantiscono il monitoraggio della terapia. Nel caso delle donne in gravidanza o puerpere offrono un servizio di educazione nutrizionale, insegnano la corretta preparazione dei pasti per lo svezzamento, raccomandano l? uso dei filtri per l? acqua, insegnano le misure igieniche necessarie a prevenire le infezioni”.

?Dopo aver cominciato il trattamento antiretrovirale e ritrovato le forze, è cominciata una nuova vita, si è aperto un nuovo mondo. Ho cominciato a lavorare come attivista e oggi mi sento felice per poter aiutare perfino i miei vicini, che puntavano il dito addosso, ?quella ha l?aids. Domani muore.? Oggi i miei vicini mi chiamano ?ambulanza?. Quando qualcuno sta male, bussano alla porta, a tutte le ore, per chiedere consigli e aiuto. Insomma, sono diventata un?infermiera a tempo pieno.?
E? la storia di Ana Maria Muhai, una delle prime pazienti DREAM, in Mozambico. Oggi, con molti altri attivista di DREAM.

Alla Conferenza hanno partecipato ministri della salute o rappresentanti di molti Paesi africani: Burkina Faso, Costa d?Avorio, Guinea Bissau, Mozambico, Guinea Conakry, Malawi, Madagascar, Camerun, Gabon, Liberia, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, Repubblica Centrafricana.

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