Volontariato

Compie dieci anni la rete per la salute dei migranti

Il National Focal Point comprende enti pubblici, onlus e associazioni di volontariato

di Redazione

Compie di 10 anni il National Focal Point (Nfp) italiano. La rete di esperti di enti pubblici, onlus e associazioni di volontariato che si occupa della salute delle popolazioni migranti e’ nata infatti nel 1997. E fino al 2007 ha aderito al progetto europeo, sostenuto dall’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms), Aids & mobility rivolto alle popolazioni mobili presenti nell’Unione europea. Dunque a immigrati, minoranze etniche, rifugiati politici, autotrasportatori, adolescenti senza fissa dimora, militari e prostitute straniere. In Italia la realta’ e’ nata e cresciuta a partire da un nucleo di ricercatori dell’Istituto superiore di sanita’ (Iss), rimasto il capofila del progetto che oggi conta 55 esperti di 36 strutture governative e 13 non governative, sparse in 10 Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia). Oggi, al temine del progetto europeo, ”il network italiano proseguira’ la sua strada da solo”, ha annunciato la sua coordinatrice, Anna Maria Luzi, ricercatrice dell’Iss dove si e’ tenuto un convegno per fare il punto sul lavoro svolto. Ricerca, prevenzione e formazione le attivita’ del Nfp, con particolare attenzione all’Aids. Non a caso molti progetti, spiega Luzi, ”riguardano le persone straniere con Hiv o Aids. Depliant informativi in 8 lingue, counseling per gli stranieri, studi per valutare la prevalenza, l’incidenza, i fattori di rischio e i ceppi di virus Hiv tra la popolazione straniera – incalza – sono solo alcune delle attivita’ svolte o avviate in questi anni, anche in collaborazione con il ministero della Salute”, conclude.


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