Volontariato

City Angels: no ai campi. Sì a case popolari per rom

La ricetta dei volontari di strada sulla questione campi rom e sicurezza.

di Redazione

I campi nomadi vanno progressivamente smantellati. Perché sono un ricettacolo di disagio, emarginazione, criminalità. Un ghetto dove comandano i più violenti, e che rende impossibile l’integrazione. I nomadi onesti che vi abitano vanno aiutati a integrarsi con una casa e un lavoro, come da tempo avviene in Abruzzo. Mentre i rom delinquenti vanno puniti severamente e, se stranieri, espulsi immediatamente dall’Italia.

È la ricetta dei City Angels, volontari di strada d’emergenza che da 14 anni operano quotidianamente sulle strade di otto città italiane e nei campi nomadi. «A dispetto del loro nome i nomadi non sono affatto contenti di spostarsi da un punto all’altro: aspirano alla stanzialità», dice Mario Furlan, fondatore degli Angeli metropolitani. «Circa un terzo di loro sono persone oneste e pronte a integrarsi; un terzo vive ai margini della legalità; e un terzo terzo è composto da balordi o delinquenti. Bisogna aiutare i primi attraverso un percorso di integrazione, che passi attraverso la scuola, la casa e il lavoro, e punire più severamente i criminali. Altrimenti si fa il male dei rom onesti». 
I City Angels sono un gruppo multietnico di volontari; alcuni di loro sono rom. «E siamo orgogliosi di averli con noi» sottolinea Furlan.


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