Famiglia

Ue, giro di vite sui giocattoli pericolosi

Proposta di direttiva della Commissione europea

di Redazione

Un’ulteriore riduzione o bando totale di sostanze chimiche dai giocattoli, piu’ avvertimenti sui rischi, rigorosi obblighi di controllo da parte dei produttori e delle autorita’ pubbliche. Sono le ricette essenziali della nuova proposta di direttiva sulla sicurezza dei giocattoli avanzata dalla Commissione Europea e presentata dal vicepresidente dell’esecutivo Ue Guenter Verheugen, che e’ anche commissario all’Industria. Una proposta, giunta dopo 3 anni di consultazioni con gli esperti dei 27 stati membri, istituti normativi e sulla base di nuovi dati scientifici, che riforma ed amplia la portata della normativa gia’ esistente in materia, a sentire Verheugen, era davvero urgente. “La direttiva vigente – ha infatti spiegato il responsabile Ue – non risponde piu’ allo stato attuale della scienza e della tecnologia, vi sono tanti giocattoli che non sono coperti dalla normativa attuale”, in quanto all’epoca della sua entrata in vigore non esistevano o non si avevano ancora dati scientifici relativi. I bambini, ha proseguito il commissario, “sono la fascia piu’ vulnerabile di consumatori e non possiamo accettare alcun compromesso nella sicurezza”. La speranza di Verheugen e’ che si possa arrivare a un’approvazione da parte di governi e Parlamento Europeo entro fine anno, in modo da poter fare entrare in vigore la normativa a gennaio 2009.

Tra i punti piu’ importanti, la proposta di direttiva vieta totalmente l’impiego di sostanze chimiche ritenute cancerogene, le cosiddette ‘Cmr’ (‘Carcinogenic, Mutagenic or toxic for Reproduction’). Si impongono inoltre limiti molto rigorosi per sostanze chimiche come il mercurio (3,8 o 15 microgrammi al chilo, a seconda che il materiale sia liquido o colloso, ovvero asciutto, in polvere o pieghevole) o il piombo (rispettivamente 6,8 o 27 microgrammi al chilo). Vietate le fragranze allergeniche. Altra novita’ della proposta da Bruxelles e’ il divieto totale, non previsto dalla normativa attuale, di giocattoli incorporati in modo indissolubile in alimenti, che dunque il bambino deve consumare o almeno rosicchiare per arrivare al giocattolo. L’obiettivo del divieto e’ evitare rischi di ingestione e soffocamento. Restano permessi solo i giocattoli non fisicamente incorporati in alimenti, ma solo da essi contenuti, come nel caso degli ovetti di cioccolata con sorpresa. In questo caso i giocattoli dovranno comunque essere confezionati separatamente dagli alimenti in cui sono contenuti. Severe anche le misure proposte sul fronte del controllo, anzitutto da parte di produttore e importatori. I primi dovranno anzitutto mettere a disposizione delle autorita’ di controllo tutte le informazioni tecniche relative ai giocattoli, e dovranno inoltre provvedere ad analisi sui rischi dei prodotti tenendo la relativa documentazione a disposizione delle autorita’ pubbliche di controllo.

I produttori dovranno inoltre ampliare e migliorare gli avvisi sui rischi che comportano i prodotti per i bambini, con particolare attenzione ai rischi di soffocamento per i bambini sotto i tre anni di eta’. “Di fronte a una produzione in centinaia di migliaia di unita’ – ha sottolineato Verheugen a Bruxelles – nessuna autorita’ di controllo puo’ verificare la sicurezza di ogni singolo prodotto, per questo la responsabilita’ non puo’ che ricadere sui produttori”. Anche gli importatori dovranno fare la loro parte, assumendosi la responsabilita’ di garantirsi che i prodotti da loro acquistati per la vendita al dettaglio rispondano alla normativa. Produttori e importatori dovranno rendere piu’ visibile il marchio ‘CE’, quello con il quale l’azienda afferma di aver rispettato le norme Ue. Cosi’ il marchio Ce dovra’ essere sempre applicato sulla confezione se quello presente nel prodotto non e’ visibile attraverso di essa. La questione del marchio Ce, del resto, e’ complessa, in quanto, ha detto Verheugen, “nel tempo e’ cambiata la funzione, da indicazione tecnica del produttore e’ stato interpretato dai consumatori come garanzia di qualita’ e sicurezza”. Per questo il commissario ha annunciato di voler presentare una proposta di normativa ad hoc entro la meta’ dell’anno. Bruxelles vuole inoltre ampliare i poteri di controllo delle autorita’ pubbliche di controllo degli Stati membri, attribuendo loro poteri di ispezione aggiuntivi oltre a una cooperazione tra le autorita’ di controllo dei vari stati membri. Agli stati membri, infine, stara’ stabilire le sanzioni anche penali per chi viola la normativa.


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