Sostenibilità
Ambiente: Italia, 10% del territorio e’ deserto
Nei prossimi anni la superficie interessata da questo fenomeno potrebbe salire al 30%.
di Redazione
La superficie del territorio italiano presenta gia’ oggi per il 10% un graduale processo di desertificazione. Nei prossimi anni la superficie interessata daquesto fenomeno potrebbe salire al 30%. Per combattere la desertificazione, sia in Italia che nei Paesi in via di sviluppo, sara’ messa a punto una strategia comune dall’Istituto agronomico per l’ Oltremare (Iao) di Firenze, che dipende dal ministero degli Esteri, e dalla ”Commissione nazionale per la lotta alla siccita’ e alla desertificazione”, organismo del ministero dell’ Ambiente. Del rischio siccita’ e desertificazione si e’ parlato oggi a Firenze, all’ Istituto agronomico per l’ Oltremare. Erano presenti il sottosegretario all’Ambiente Roberto Tortoli, il presidente della Commissione nazionale contro la siccita’ e la desertificazione Pietro Gagliardo, la direttrice dello Iao Alice Perlini, il presidente ed il direttore del Centro studi strategici di Firenze, Umberto Gori e Luciano Bozzo.
Salinizzazione delle acque, processi di urbanizzazione, perdita di fertilita’ dei terreni, lunghi periodi di siccita’, eccessivo uso delle risorse idriche e naturali: sono alcuni dei sintomi piu’ vistosi della desertificazione, che si manifesta con un progressivo impoverimento del suolo soprattutto nelle isole e nelle Regioni meridionali del Paese. ”Dai dati in nostro possesso -ha detto Gagliardo- Sicilia e Sardegna, e parte di Basilicata, Puglia e Calabria, sono Regioni italiane gia’ soggette a seria degradazione dei suoli”. ”Sensibilizzare l’Unione Europea -ha aggiunto Tortoli- ed inserire il tema della desertificazione tra le problematiche che necessitano di finanziamenti specifici e’ quanto faremo”. Per Tortoli ”questo non e’ piu’ un fenomeno locale di Grecia, Italia o Spagna, ma si sta espandendo e bisognera’ bloccarlo prima che vada ad incidere su un ecosistema ancora piu’ ampio”. Il sottosegretario all’Ambiente ha ricordato anche ”l’impegno del governo per incrementare la quota di Pil italiano (0,7%) da destinare ad interventi di cooperazione internazionale”.
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