Welfare

Liberi di vivere: appello a Napolitano dei malati di Sla

Mario Melazzini, presidente di Aisla, rilancia l'appello per il diritto a vivere. Ecco il testo della lettera-manifesto

di Sara De Carli

La malattia, la sofferenza e la morte sono inevitabilmente parte della vita di ogni essere umano.
Poiché nessuna condizione di salute toglie dignità alla vita umana, in una società davvero libera, solidale e democratica, la malattia e la sofferenza non possono e non devono diventare motivo di solitudine, abbandono, emarginazione e discriminazione sociale del malato e della sua famiglia, come è indicato negli articoli 3 e 32 della nostra Costituzione e in molte altre Dichiarazioni e Convenzioni internazionali, ultima delle quali la Convenzione dei diritti delle persone con disabilità, promulgata dall?assemblea generale dell?ONU il 13 dicembre 2006 e firmata dall?Italia il 30 marzo 2007.

Pur nei limiti imposti dalla loro condizione, i malati e loro famiglie vogliono poter continuare la loro vita con dignità e in libertà. Essi non sono un peso per la società, ma sono per tutti un esempio di coraggio e di capacità di vivere, che le istituzioni a ogni livello, nazionale e locale, devono sostenere e promuovere.

Per questo motivo, chiediamo al Presidente della Repubblica di esercitare l?autorevolezza che gli deriva dall?essere il Capo dello Stato e il garante di tutti i cittadini affinché le istituzioni tutte, a ogni livello:

1. Pratichino un riconoscimento concreto, tramite investimenti di tipo economico e di promozione culturale, della dignità dell’esistenza di ogni malato, con particolare attenzione ai malati di sclerosi laterale amiotrofica.

2. Intervengano con adeguate misure legislative e regolamentative per dare ogni cura e sostegno adeguato per combattere il dolore e garantire che ognuno possa ricevere ogni cura sostegno adeguati.

3. Sostengano le associazioni di malati e più in generale le organizzazioni che si impegnano nello stare accanto ai malati e alle loro famiglie.

In questi ultimi anni il dibattito pubblico e la richiesta alle istituzioni si è incentrata sulla richiesta della libertà di poter morire. Ciò che noi chiediamo alle istituzioni è che i malati e le loro famiglie siano finalmente messi nelle condizioni di essere liberi di vivere.

Per sottoscrivere l’appello: www.liberidivivere.it


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