Non profit
Fevoss: non chiediamo offerte via telefono
L'associazione veronese mette in guardia e ricorda che le offerte rivolte alla Fevoss si possono fare attraverso conti correnti bancari e postali
di Redazione
Non date offerte a chi vi contatta telefonicamente a casa. E? questo l?avvertimento che la veronese Fevoss, Federazione dei Servizi di Volontariato Socio Sanitario, fa a tutti i cittadini che troppo spesso diventano vittime di episodi fraudolenti. Anche la solidarietà organizzata infatti viene presa di mira da personaggi senza scrupoli che raggirano la buona fede di persone generose.
Cresce sempre di più il numero delle segnalazioni di cittadini che dichiarano di aver dato offerte a volontari per sostenere le attività della rete dei servizi Fevoss dopo essere stati contattati a casa. «Queste vicende – spiega Alfredo Dal Corso, presidente della Fevoss – offendono il corretto e altruistico impegno delle associazioni di volontariato che in tal modo ne sono penalizzate». Per questi motivi l?invito che la Fevoss rivolge a tutti i cittadini è quello di non lasciarsi abbindolare dal sedicente volontario che telefona a casa per ottenere offerte in denaro e tanto meno è consigliabile aprirgli la porta.
La Fevoss ricorda inoltre che tutti coloro che volessero essere graditi sostenitori possono farlo devolvendo una libera offerta (detraibile secondo le leggi vigenti) con versamento bancario su UNICREDIT BANCA SPA Agenzia Porta Vescovo ABI 2008 – CAB 11704 – c/c n. 5545465 o con versamento su c/c postale n. 11903374 intestati a Fevoss Onlus.
L?associazione ringrazia inoltre i numerosi contribuenti che senza alcun costo aggiuntivo hanno deciso di devolvere il loro 5 per mille alla Fevoss, auspicando che anche quest?anno rinnovino la loro preferenza.
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