Sostenibilità

Le banche pescano nel pozzo

Mister bond. L’alta finanza vista dal basso.

di Redazione

A tutto gas. L?Eni ha messo a segno due colpi eccezionali: è riuscita a chiudere la rinegoziazione del contratto di sfruttamento del pozzo in Kashagan, uno dei più grandi giacimenti del mondo, e a sfondare con il gasdotto South Stream che porterà gas all?Europa dalla Russia. Eppure il mercato non si è accorto di questi due eventi eccezionali: in termini tecnici si dice che li aveva già scontati, in realtà vuol dire che la Borsa segue spesso logiche assolutamente svincolate, anzi negli stessi giorni l?Eni ha subito un vero e proprio tracollo, legato al prezzo del petrolio in quelle ore in sensibile ribasso. Dal punto di vista dell?economia reale si potrebbe dire che con l?Eni è stato il nostro Paese a guadagnare in sicurezza e autorevolezza in Europa. Eppure il mondo della finanza è dominato da quello che fanno e dicono poche grandi banche d?affari.
Profumo di Merrill. A proposito di banche d?affari. Niente meno che il Sole 24 Ore, con un articolo di Paolo Madron in prima pagina, ha rilanciato la notizia che una delle più grandi banche d?affari americane, la Merrill Lynch, sarebbe nel mirino di Unicredit. La notizia è stata smentita dalla banca di Profumo anche se la pazza idea tanto pazza poi non sembra ed è una delle prove di cosa può significare per noi il dollaro debole.


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