Formazione

Somalia: uccisi 12 civili, alcuni sgozzati

Sarebbe di 12 persone il bilancio delle vittime secondo la France Press riportato da alcuni testimoni. La denuncia nei giorni scorsi anche di Amnesty International

di Chiara Sirna

Almeno 12 civili somali sono stati uccisi ieri sera da soldati etiopi nella località di Walaweyne, nel sud della Somalia, a circa 100 chilometri a est di Mogadiscio. “Finora abbiamo raccolto 12 corpi, che sono stati deposti in una moschea – ha detto Ali Omar alla France presse – li seppelliremo in una fossa comune. Sono stati uccisi ieri. Alcuni sono stati sgozzati”. “Erano dei nomadi – ha precisato un altro anziano, Mohamed Addowdel – che insediavano il loro campo nel villaggio di Almore. Sono stati uccisi dai soldati etiopi che erano caduti in un’imboscata dei miliziani, su una strada vicina. Gli etiopi hanno tagliato la gola ad alcuni di loro”.
Amnesty international ha accusato nei giorni scorsi di crimini di guerra le truppe etiopi presenti in Somalia, riferendo proprio di “sgozzamenti” commessi dai militari sui civili. Le truppe di Addis Abeba sono intervenute in Somalia al fianco del governo di transizione somalo contro le Corti islamiche, che alla fine del 2006 controllavano gran parte della zona centro-meridionale del Paese. “I somali vengono uccisi, stuprati, torturati – ha denunciato il vicedirettore per l’Africa di Amnesty, Michelle Kagari – il saccheggio è diffuso e interi quartieri vengono distrutti. Le testimonianze che abbiamo raccolto indicano che sono stati commessi crimini di guerra e probabilmente anche crimini contro l’umanità da tutte le parti coinvolte nel conflitto in Somalia e nessuno viene chiamato a risponderne”.


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