Volontariato

Così uccide il piombo killer

I pallini residui avvelenano migliaia di uccelli acquatici nelle zone umide. Basterebbe cambiare tipo di proiettili, come accade in tutto il mondo (di Guido Scoccianti).

di Redazione

Pochi forse sanno che la caccia non uccide gli uccelli acquatici solo con lo sparo diretto ma anche con l?avvelenamento da piombo dovuto ai pallini che si depositano nelle zone umide.Il meccanismo con cui avviene l?intossicazione da piombo negli uccelli è del tutto peculiare. Gli uccelli ingeriscono i pallini di piombo casualmente, confondendoli con particelle di cibo oppure deliberatamente per formare il grit (insieme di sassolini ingeriti e trattenuti nello stomaco muscolare o ventriglio per facilitare la triturazione del cibo e la sua digestione). Nel ventriglio i pallini di piombo a causa dell?acidità gastrica subiscono un rapido processo di erosione e vengono assorbiti dalla mucosa gastroenterica. Il piombo può così esercitare la sua gravissima azione tossica.Particolarmente soggetti a questa intossicazione sono gli anseriformi ed i caradriformi (cigni, oche, anatre e limicoli). La maggior parte di queste specie si alimenta setacciando il sedimento sul fondo degli specchi d?acqua o dei pantani. Nelle aree dove viene esercitata la caccia da appostamento fisso agli anatidi, le probabilità di incorrere nell?ingestione di pallini di piombo sono molto elevate.In uccelli delle dimensioni di un cigno reale l?ingestione di 4-10 pallini di piombo provoca la morte in 36-72 giorni. Sono invece sufficienti solo 4 pallini e 6 giorni per determinare la morte con evidenti sintomi di avvelenamento acuto nelle anatre. Negli Stati Uniti è stato calcolato come, prima dei provvedimenti volti a ridurre l?uso del piombo, morivano di saturnismo da 1 a 3,5 milioni di anatre all?anno. In Europa calcoli simili portano a ritenere che oltre mezzo milione di anatre ogni anno muoiono per intossicazione da piombo.È stato stimato che ogni anno più di 18mila tonnellate di piombo sotto forma di pallini da caccia vengono disseminate sul terreno in Europa, oltre 4mila solo nelle zone umide.La soluzione al problema c?è ed è semplice: sostituire i pallini di piombo con pallini di altri metalli, in particolare l?acciaio. Molti Paesi lo hanno già fatto da anni, non solo in Nord America e Nord Europa, ma anche alcuni fra i cosiddetti Paesi in via di sviluppo.In Italia però tutto è stato per anni fermato dalle pressioni del mondo venatorio che ha ostacolato provvedimenti di questo tipo per evitare la necessità di cambiare parte dei fucili e delle linee di produzione industriale. Il WWF ha denunciato questa situazione per anni. Finalmente di recente si è giunti a primi provvedimenti. Un primo decreto del ministero dell?Ambiente dell?estate 2006 che prevedeva, tra l?altro, una disposizione sul piombo, per l?azione delle lobby venatorie però non fu convertito in legge dal Parlamento. Alcune Regioni, spinte dalla necessità di evitare procedure di infrazione da parte della Ue, approvarono allora alcuni provvedimenti tampone relativamente alle Zone di protezione speciale volute dalle norme europee. Fra questi, il provvedimento della Regione Toscana prevedeva anche il divieto dell?uso del piombo nelle zone umide dalla stagione di caccia 2007-2008. Alcune Province, però, pur di venire incontro alle richieste e alle lamentele del mondo venatorio, a pochi giorni dall?inizio della stagione hanno approvato specifiche delibere in contrasto con la stessa disposizione della Regione per rimandare l?entrata in vigore del divieto o renderlo inoperante. C?è voluto un pronto intervento al Tar del WWF contro le Province di Firenze, Pistoia e Grosseto per ristabilire il divieto e far sì che finalmente in queste aree si sia passati alla caccia solo con i pallini di acciaio.Adesso un recente nuovo decreto del ministero dell?Ambiente ha sancito finalmente il divieto in tutta Italia dell?uso dei pallini di piombo dalla stagione di caccia 2008-2009 almeno nelle Zps che comprendono zone umide e che ancora sono aperte alla caccia.Sarà la volta buona? E quando le Zone di protezione speciale saranno tutte finalmente interdette alla caccia?

Guido Scoccianti
presidente WWF Toscana


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