Welfare
Cocaina: la Toscana sperimenta due farmaci contro la dipendenza
Saranno 36 gli specialisti coinvolti, 23 i Sert e 11 le aziende sanitarie. La sperimentazione partirà il prossimo 15 maggio, per sei mesi
di Chiara Sirna
Una sperimentazione senza precedenti in Italia, la piu’ grande, per numero di pazienti coinvolti, in Europa. La Toscana avviera’ il prossimo 15 maggio, per 6 mesi, la sperimentazione su vasta scala di due farmaci ritenuti promettenti, in base agli studi condotti finora, per contrastare la dipendenza da cocaina. Si tratta dell’aripiprazolo e del ropinirolo, due principi attivi che agiscono su meccanismi diversi e che puntano a contrastare il desiderio irrefrenabile avvertito dal cocainomane, quello che in gergo scientifico viene definito ‘craving’.
La Asl capofila del progetto (che vedra’ coinvolte 11 Aziende sanitarie toscane, con l’unica eccezione di quella di Livorno, oltre a quelle di Torino e Padova) sara’ la numero 5, quella pisana. «Diminuisce l’eta’ di inizio del consumo -ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori- il fenomeno e’ ormai diventato dilagante. Non e’ più grave; u n’emergenza ma un dato di fatto. Insieme a questa sperimentazione abbiamo dato il via ad altri progetti proprio per cercare di dare una risposta concreta alle necessita’ di tante persone alle prese con questo tipo di problematica». Saranno minimo 200 i pazienti che, nelle intenzioni dei coordinatori del progetto, dovranno essere inseriti nella terapia sperimentale. Gli ultimi test condotti con i due farmaci hanno riguardato meno di 60 persone. Saranno 36 in tutto gli specialisti che condurranno la sperimentazione e 23 i SerT a cui i potenziali pazienti potranno rivolgersi per prendere parte alla sperimentazione (vedi scheda allegata). «Si tratta di due farmaci a basso costo gia’ impiegati per la cura di alcune patologie psichiatriche -ha spiegato Milo Meini, responsabile del dipartimento tossicodipendenze della Asl5 di Pisa- che agiscono con meccanismi diversi. La disintossicazione da cocaina e’ gia’ possibile, que! llo che vogliamo cercare di combattere e’ il cosiddetto ‘craving’».
Altro scopo della sperimentazione e’ favorire l’emersione del fenomeno. «Ormai il consumo di cocaina – ha aggiunto Rocco Damone, direttore sanitario della Asl5 – non e’ piu’ un fatto elitario ma riguarda sempre piu’ ampie fasce della popolazione. E’ un consumo ‘discreto’, quindi difficile da quantificare. Con questo progetto vorremmo anche ottenere dei dati circa l’estensione del consumo in Toscana».
Il progetto ha preso avvio lo scorso anno per individuare un rimedio farmacologico capace di combattere la dipendenza da cocaina, proprio come avviene ad esempio con alcol ed eroina. Una volta individuato il principio attivo e’ arrivata l’approvazione da parte di un comitato etico; quindi e’ stato deciso di avviare la sperimentazione vera e propria. In base ai dati contenuti nella relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze gli util! izzatori di cocaina sono in aumento, con un incremento piu’ accentuato nell’intervallo 2003-2005.
Aumenta per i maschi con eta’ compresa tra i 25 ed i 34 anni (+ 62% in 2 anni) e per le femmine tra i 15 ed i 24 anni (+ 50% in 2 anni). Cresce ancor di piu’ tra i maschi 35 – 44enni (2001:0,01; 2003:0,8%; 2005:2%). Tra gli studenti gli anni in cui si sono registrati i consumi piu’ elevati di cocaina, sono il 2004 (4%) ed il 2006 (3,9%). I consumi aumentano all’aumentare dell’eta’. Per quanto riguarda i ragazzi, si rileva un aumento significativo dei consumatori fino al 2002 (2000:4%; 2002:4,9%); negli anni successivi vi sono oscillazioni, ma nel 2006 si e’ tuttavia registrato un nuovo aumento (4,8%).
Anche fra le studentesse tra i 15 ed i 19 anni si rileva un nuovo aumento della prevalenza delle consumatrici nel 2006 (3%), sino quasi al picco storico del 2001. La classe d’eta’ maggiormente esposta ai consumi di cocaina, risulta essere per entra! mbi i generi, quella dei 19enni in tutti gli anni di rilevazione. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento Nazionale Antidroga nel 2005 sono in aumento i sequestri di questa sostanza e in diminuzione l’eta’ del primo consumo. Sempre secondo l’ultima Relazione annuale al Parlamento la Regione che fa registrare la piu’ alta prevalenza di consumatori nel 2005 e’ la Lombardia, con il 4,7%. In questa infelice classifica la Toscana si piazza al 5° posto, con il 2,8%. Un’altra conferma arriva dall’IPSAD (Italian on Population Survey on Alcohol and Drugs): il consumo in Italia nella fascia 15-54 anni e’ passato dallo 0,1% del 2001 al 2,2% del 2005. Nella fascia 25-34 anni il numero dei soggetti che ne hanno fatto un uso recente e’ passato dall’1,2% al 3% nello stesso arco di tempo.
La lotta della Toscana alle dipendenze, con particolare attenzione a quella da cocaina, si e’ intensificata negli ultimi tempi a causa del numero crescente di pazienti presi in carico da! i serviz i, dell’abbassamento dell’eta’ media dei consumatori e del costo della cocaina. Dal 2006 in molti Dipartimenti delle Dipendenze del nord Italia e’ stata individuata la cocaina come sostanza primaria di consumo da parte di oltre il 50 % di coloro che si sono rivolti ai SerT per la prima volta. Ed anche in Toscana il fenomeno e’ in crescita. Nel 2007 le persone in carico ai servizi della Toscana sono state 20.351: 14.953 ai SerT (oltre 3717 dei quali nella fascia d’eta’ 14/29 anni) e 5.398 in carico alle equipe alcologiche (meno della meta’ nella fascia 14/39 anni). Circa il 40% di questi presenta patologie correlate all’uso di cocaina. Secondo uno studio condotto dall’Agenzia Regionale di Sanita’ sulla popolazione giovanile sarebbero quasi 59mila i ragazzi nella fascia compresa tra i 14 e i 19 anni che hanno fatto uso di sostanze illegali, quelli che hanno assunto cocaina sarebbero 10.113, 6.467 maschi e 3.646 femmine.
Per la sperimentazione farmacologia la Regione ha messo a disposizione 110mila euro. Altri 160mila euro verranno impiegati per l’avvio di un’altra sperimentazione nell’area pisana: una residenza per cocainomani in grado di ospitare circa 50 pazienti per periodi dalle due alle tre settimane. E’ prevista la collaborazione del CNR di Pisa che studiera’ il comportamento degli ospiti. Per la prevenzione e cura della dipendenza da cocaina la Regione, a partire dal 2005, ha messo a disposizione altri 489mila euro, ripartiti in 5 progetti: Progetto PERSEO (CEIS di Pistoia) 70mila euro, Progetto SKIPPER (CEIS di Pistoia) 210mila euro, Progetto Ri-trovarsi Insieme (Associazione Villa Lorenzi) 112mila euro, Progetto Cocaina (Societa’ della Salute di Firenze) 30mila euro, Progetto Co-noscenza.
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