Cultura

Finanziaria & maltempo. Piove sul tagliato

Danni ingenti, mezza Italia sott’acqua. Ma il Wwf denuncia: "Il governo vuol tagliare su Protezione Civile e rischio idrogeologico". Mentre per le grandi opere ...

di Giampaolo Cerri

Piove, governo ladro. Per una volta l?adagio popolare, quintessenza del luogo comune, sembra azzeccarci. Il ?furto?, mettiamo le mani avanti, è meramente politico. Riguarda le risorse, ben 218 milioni, che la Finanziaria 2003 sottrae alle voci ?protezione civile? e ?difesa del suolo?. Mentre l?Italia è flagellata dal maltempo, il Wwf si prende la briga di ricordarlo agli italiani. Sull?altare delle grandi opere strategiche, dicono gli ambientalisti, «vengono sacrificati comparti importanti per la sicurezza del Bel Paese». Al contrario, «vengono invece mantenuti gli stanziamenti per complessivi 354 milioni e 300mila euro destinati alle ?opere strategiche? di cui 160 milioni e 400mila euro solo per il 2003». In particolare, per la difesa del suolo, il taglio complessivo nel solo 2003, rispetto al 2002, è di 202 milioni e 66mila euro, ovvero il 28% in meno della Finanziaria 2002. Intanto però, pioggia e frane obbligano Stato e Regioni a metter mano al portafoglio per pagare i danni dell?emergenza. «Spendiamo troppi soldi», dice Andrea Agapito, responsabile Programma Acque dell?associazione, « 4.300 miliardi nel 1994 per il Po, 1.500 in Valtellina dal 1987, oltre 400 richiesti dalla Regione Lombardia dopo l?alluvione del 2000». «Bisogna passare dall?emergenza a una gestione ordinaria del territorio», dicono al Wwf, «la manutenzione e la rinaturazione sono le ancore di salvezza per molte aree a rischio in prossimità delle sponde fluviali dove è necessario intervenire in maniera diffusa coinvolgendo Comuni e comunità montane». I programmi di prevenzione però rimangono clamorosamente inapplicati. È il caso, denuncia ancora il Fondo per l?ambiente, del Piano di assetto idrogeologico del Po, approvato nel 2001 ma ancora parzialmente da attuare. Facendo lo screening della Finanziaria si scoprono per la verità 100 milioni di euro per il Fondo speciale del ministero dell?Ambiente per la «salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico». Al Wwf chiariscono: «Si tratta di una previsione teorica di spesa, e che quindi non può essere mantenuta». Un terreno su cui il Wwf cerca di allearsi con i Giovani imprenditori di Confindustria. Insieme, organizzeranno, il prossimo 13 dicembre a Piacenza,un convegno sul futuro del Po. Info: WWF Italia


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