Famiglia

Parla il sottosegretario al Welfare. Aiutare le famiglie a essere famiglie aperte

Grazia Sestini: "Le regioni adottino piani più flessibili per favorire adozioni e affidi".

di Benedetta Verrini

“Vogliamo sapere tutto di questi bambini. Quanti anni hanno, dove si trovano, da quanto tempo sono fuori casa. Solo così troveremo la soluzione ideale per ciascuno di loro”. Per arrivare alla chiusura degli istituti, Grazia Sestini, sottosegretario al Welfare, ha sostenuto la strada del dialogo tra le associazioni, gli operatori e le istituzioni. E la prima indicazione raccolta è l?esigenza di un «monitoraggio regione per regione di tutti i minori fuori dalla famiglia». Vita: Le ultime ricerche evidenziano situazioni molto eterogenee in Italia. Grazia Sestini: È vero. Le soluzioni di accoglienza dei minori sono differenti tra Nord e Sud del Paese. Al Nord la deistituzionalizzazione è un processo in atto da anni e quasi in fase di conclusione; al Sud, in particolare in certe regioni, il collocamento in istituto è ancora un fenomeno rilevante. Vita: Che cosa pensa della proposta di legge per eliminare il termine di chiusura degli istituti? Sestini: Ha indicato uno strumento sbagliato, ma posto un problema vero. La sistemazione di migliaia di bambini e adolescenti richiede una riflessione seria, senza condannare nessuno. Gli istituti, molti dei quali sono retti da religiosi, hanno svolto nel tempo un?enorme azione sociale. È però giunto il momento di offrire un?opportunità educativa e affettiva diversa. Vita: Dopo il monitoraggio, quali le prossime tappe? Sestini: Prima di tutto, il potenziamento dell?adozione e dell?affido, attraverso campagne di sensibilizzazione e il sostegno economico. Servono Piani regionali che supportino in modo omogeneo queste soluzioni. Nell?accreditamento delle strutture, poi, le Regioni dovrebbero garantire flessibilità: se la comunità ha un?ottima reputazione e le carte in regola, non stiamo a fare problemi se il rubinetto del bagno è a manopola o a leva? Vita: Ma per le strutture residenziali servono parametri più puntuali a livello nazionale… Sestini: Ne terremo conto nella stesura dei Livelli essenziali dei servizi sociali, che dovrebbero essere emanati nei primi mesi del 2003. Vita: Don Oreste Benzi ha chiesto che il governo valorizzasse maggiormente l?esperienza delle famiglie che fanno accoglienza. Sestini: Don Benzi ha ragione: il supporto alle famiglie è anche la nostra scelta. Ma quando questo non è possibile, sia per la storia dei ragazzi che per le condizioni ambientali, chi ha la responsabilità di governo deve pensare anche a garantire soluzioni alternative. Info: case famiglia all?estero “In tutto il mondo, tutti i giorni, milioni di bambini abbandonati dalle loro famiglie vivono in mezzo a una strada o in freddi istituti”. Così inizia l?appello dell?associazione Amici dei Bambini che, come ente autorizzato alle adozioni internazionali, si impegna a fondo nella prevenzione dell?abbandono e nel sostegno all?infanzia non solo in Italia, ma in molti Paesi del mondo. La proposta di AiBi per il prossimo Natale è di fare un regalo di solidarietà, contribuendo con una piccola offerta al sostegno di 4 case famiglia in Italia, Moldavia, Romania e Marocco. Info: Ai.Bi.- Benvenuti fra gli Amici dei Bambini numero verde 800.22.44.55


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