Cultura

Birmania, gravi danni a sede di Terre des hommes

Il ciclone non ha risparmiato l'edificio da dove l'ong coordinava le azioni nel paese asiatico. Ma le attività continuano e parte la raccolta fondi per le vittime

di Redazione

Terre des hommes (TDH) Italia, la cui sede a Yangon è stata pesantemente danneggiata dal passaggio del ciclone Nargis, lancia un appello di raccolta fondi per portare soccorso alla popolazione civile birmana. L’organizzazione, presente nel paese dalla fine del 2004, intende infatti collaborare alla distribuzione di aiuti umanitari agli sfollati, appena il governo birmano concederà i permessi necessari per intervenire. Attualmente TDH Italia ha in corso alcuni programmi per l’accesso all’acqua, il rafforzamento delle strutture sanitarie e la lotta alla malnutrizione nelle regioni centrali di Magwe e Shan, che non sono state colpite da Nargis.

La sede di TDH Italia è ubicata in una zona residenziale della ex capitale birmana, dove si trovano molti uffici diplomatici internazionali. Anche questa zona ha subito molti danni dai fortissimi venti e piogge che si sono abbattute il 3 maggio, si può quindi immaginare la devastazione dei quartieri più poveri della città, che conta 5 milioni d’abitanti. Le prime stime dicono infatti che il 90% delle case delle zone meno abbienti siano state danneggiate e siano centinaia di migliaia i senzatetto in città. Analogamente la regione del delta del fiume Irrawaddy, da cui è risalito il ciclone alla sua massima potenza, risulta completamente devastata, lasciando i sopravvissuti senza abitazioni, acqua potabile e alimenti. Nelle 5 regioni toccate dal ciclone si calcola vivano 24 milioni di persone, circa la metà dell’intera popolazione birmana.

?Le fonti ufficiali parlano di un milione di sfollati e di 15.000 morti, ma è chiaro che le cifre sono destinate a salire nei prossimi giorni?, dichiara Donatella Vergari, Segretario generale di TDH Italia. ?Il governo birmano ha già affermato che accetta gli aiuti internazionali, ma c’è ancora da capire come organizzazioni come la nostra, già presenti nel territorio, possano operare per offrire aiuti umanitari alle vittime del ciclone?.

Già a ottobre TDH Italia, insieme a altre 11 organizzazioni umanitarie internazionali che operano in Myanmar, avevano posto l’attenzione sul deterioramento della situazione umanitaria, dato che un terzo della sua popolazione vive al di sotto della soglia di povertà ed un terzo dei bambini sotto i 5 anni soffre di malnutrizione cronica (percentuale che tocca il 50% nelle aree dove Terre des hommes Italia opera). Finora gli aiuti della comunità internazionale raggiungevano a malapena i 2 dollari per persona all?anno. ?Adesso questa situazione dopo il ciclone può solo aggravarsi?, conclude Donatella Vergari, ?Noi ad ogni modo siamo pronti e stiamo anche valutando di partire con un appello di Agire, la coalizione di cui facciamo parte insieme a ActionAid, Amref, Save the Children, Vis e WWF, che ha dato ottimi risultati in occasione del ciclone Sidr in Bangladesh?.

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