Famiglia
Molise. San Giuliano, inaugurata la nuova scuola “Jovine”
Ad un mese esatto dal terremoto si è tenuta stamane la cerimonia che ha inaugurato la nuova scuola prefabbricata ma non mancano le critiche e le polemiche all'operazione
Le popolazioni dei paesi e delle città colpite dal terremoto del 31 ottobre tentano un lento e difficile ritorno alla normalità. Proprio oggi, a San Giuliano, è stata inaugurata la nuova scuola, mentre le prime case saranno pronte entro Natale. Il resto del paese, invece, tornerà a vivere a febbraio. O almeno così promette il governo, nazionale e regionale, e la Protezione civile.
L’inaugurazione – avvenuta a un mese esatto dal disastro si è tenuta sotto una pioggia battente ed è stata preceduta da una messa, officiata all’interno della tendopoli da monsignor Tommaso Valentinetti, vescovo di Termoli e Larino – del nuovo edificio scolastico è stato un momento difficile e importante da affrontare: la scuola è l’edificio simbolo dellla tragedia, dove il terremoto ha falciato un’intera generazione del paese. Erano presenti il capo del dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso, Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, ed Enrico Mentana, direttore del Tg5, promotori dell’iniziativa “Un aiuto subito”, la raccolta fondi di grande successo lanciata tra gli italiani per la ricostruzione della scuola. Un minuto di silenzio ha ricordato le 29 vittime, mentre il presidente della Repubblica Ciampi ha telefonato al sindaco di San Giuliano Antonio Borrelli.
Il nuovo edificio scolastico è di 800 metri quadrati coperti e comprende una palestra, un centro multimediale, 10 aule, 2 uffici e la sala per i professori. La struttura è in acciaio, le pareti esterne e il tetto sono in tela. All’esterno sono visibili pannelli alti a listoni di legno. All’interno i muri sono in cartongesso e i bagni degli alunni sono tutti colorati. Come sono colorate le pareti interne della struttura: bianco e verde per la scuola materna; bianco e azzurro per l’elementare; e bianco e arancio per la media. Il corridoio, invece, e’ celeste. Fuori ci sono i giochi per i bambini che potranno anche divertirsi svolgendo attivita’ didattica utilizzando i computer e il grande televisore installati all’interno. Questa mattina, forse a causa della pioggia, l’attenzione degli alunni era tutta per i sei computer dotati anche di telecamera web. Alla costruzione della struttura hanno lavorato 400 operai tutti della zona terremotata, alcuni dei quali, sotto le macerie della Jovine, hanno perso i loro bambini. Per una settimana, giorno e notte, hanno dimenticato tutto quello che avevano perso e hanno lavorato senza sapere nemmeno chi, alla fine, paghera’ il loro lavoro. Lo hanno fatto per tornare a vivere e a sperare. All’ingresso della scuola hanno affisso uno striscione con su scritto: ”Scuola Francesco Jovine”.
La ricostruzione dovrebbe avvenire a tempi record: un’ordinanza firmata venerdì scorso dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi, aiuterà non solo chi ha perso la casa, ma anche chi ha perso il negozio, le cascine e gli animali, spiega il capo della Protezione civile Bertolaso, che annuncia che entro febbraio le case in legno saranno pronte e consegnate a tutti gli abitanti. Ma la stessa costruzione della scuola prefabbricata, avvenuta a tempo di record, è stata ultimata soltanto ieri e molti abitanti di San Giuliano sono scettici sulla tempistica promessa, senza dire del freddo, del vento e della pioggia. Inoltre, in molti hanno polemizzato con il fatto che si ricostruisce una scuola a San Giuliano mentre i bambini e le loro famiglie si trovano alloggiati – e resteranno per mesi – sui residence della costa, a Campomarino lido, cittadina che dista oltre 50 km. da San Giuliano. E’ giusto che tutti i giorni i bambini debbano fare tanta strada per andare a scuola? Ecco perché ”un impegno solenne di garanzia” viene chiesto in una accorata lettera inviata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dal comitato delle vittime della scuola elementare Francesco Jovine che, dopo il terremoto del 31 ottobre scorso, hanno fondato l’ ‘associazione San Giuliano di Puglia 31 ottobre 2002′. ”In questo importante giorno della posa del primo tassello della nostra ricostruzione – e’ scritto nella missiva in riferimento all’inaugurazione della nuova scuola di San Giuliano – il comitato delle vittime le chiede con l’ultima fiammella di forza e con le macerie nel cuore, un impegno solenne di garanzia. Garanzia per i nostri bambini. Garanzia per le nostre scuole. Garanzia per questa comunita’ attualmente disgregata e senza identita’. Garanzia per questo comitato che sta diventando un punto fermo in questo triste evento. Questo – conclude la lettera – ve lo chiediamo anche a nome dei nostri figli che non ci sono piu”’. L’appello e’ firmato dal presidente del comitato Adriano Ritucci.
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