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Manifestazioni culturali, il fisco si ingarbuglia

Decreti. Le nuove agevolazioni per chi organizza feste e sagre.

di Carlo Mazzini

Ho accolto con favore la notizia delle agevolazioni per associazioni coinvolte in manifestazioni storico-culturali locali. Abito in un comune della provincia di Siena, che ospita una manifestazione storica che risale al Cinquecento. Ovviamente c?è un?associazione, cui partecipa praticamente tutto il paese, che si occupa di organizzare la manifestazione. Per questo vorremmo qualche chiarimento in più, che ci aiuti a capire la norma e soprattutto se ci conviene presentare subito la domanda di agevolazione.

Giovanna C.

Di alcune leggi nate apparentemente per favorire il non profit non si capisce il perché, il come e le conseguenze. Esempio attuale, la nuova norma a favore delle associazioni che operano per o che partecipano a «manifestazioni di particolare interesse storico, artistico e culturale, legate agli usi ed alle tradizioni delle comunità locali». Andiamo con ordine. La penultima legge Finanziaria (quella del 2007, 296/06) recava all?art. 1, c 185 un trio di agevolazioni a favore di queste associazioni. La prima: le associazioni – a determinate condizioni che vedremo dopo – vengono equiparate allo Stato e agli enti locali nel senso che non risultano soggetti ad Ires (già Irpeg), imposta sui redditi delle società. Ignoro da dove nasca questa esigenza di detassare enti che già pagano – in termini di Ires – somme ridotte e solo sulle attività commerciali, ma tant?è.La seconda agevolazione è la più enigmatica; parla di misteriosi soggetti – persone fisiche – che, incaricati di gestire attività connesse (commerciali?) alle finalità istituzionali delle associazioni, non assumono la qualifica di sostituti d?imposta; è sostituto d?imposta «chi (come un datore di lavoro) per legge sostituisce in tutto o in parte il contribuente nei rapporti con l?amministrazione finanziaria, trattenendo le imposte dovute dai compensi, salari, pensioni o altri redditi» e poi le versa allo Stato. Ora, non si capisce perché o come una persona fisica debba sostituirsi all?associazione nel pagare le imposte (redditi Irpef ora Ire). La follia prosegue, perché la Finanziaria citata e il decreto attuativo dell?8 novembre 2007 (n. 228) dicono cose diverse: la prima, che il sostituto d?imposta è esente dagli obblighi di cui al dpr 600/73. Il decreto, invece, dice che è l?associazione la beneficiaria all?esenzione dagli obblighi contabili di cui al citato dpr. Strabismo legislativo? La terza agevolazione è più decrittabile, in quanto si afferma – nella Finanziaria – che le prestazioni e le dazioni offerte da persone fisiche in favore delle associazioni hanno, ai fini delle imposte sui redditi, carattere di liberalità (le persone fisiche possono detrarsi o dedursi le donazioni).Fin qui alcuni dei problemi di interpretazione. Ora si aprono i problemi di attuazione. Prima di tutto sussiste un tetto di 5 milioni di euro che credo globale; infatti, viene richiesto alle associazioni che intendono beneficiare della agevolazione di segnalare nell?istanza il loro reddito complessivo, che andrà a sommarsi ai redditi di tutti coloro che presenteranno la domanda. Se i costi per lo Stato non devono superare i 5 milioni, questa cifra rappresenta le imposte non più riscuotibili dallo Stato; il reddito complessivo quindi non può che essere quello di natura commerciale (da quello istituzionale lo Stato già ora non pretende nulla). Pertanto, se i soggetti ammessi all?agevolazione formano un monte reddito maggiore di 15/20 milioni, vengono scelti – art. 2 del decreto 288/07 – solo alcuni dei richiedenti, e cioè per prime le associazioni che da più tempo operano alle manifestazioni, e – a parità di detta condizione – le associazioni che operano per le manifestazioni di più antica tradizione e, in caso di parità, secondo l?ordine cronologico di presentazione delle domande. Cosa consigliare alle associazioni? Se amate il rischio, iscrivetevi il prima possibile con la procedura telematica indicata nel sito dell?Agenzia delle Entrate, riferite i dati e le cifre del reddito complessivo (quale?) e ricordate che se riportate qualcosa di non corretto siete penalmente perseguibili. Come inizio d?anno non c?è male!

Il punto

La finanziaria per il 2007, e il relativo decreto attuativo del novembre scorso, hanno previsto tre distinte agevolazioni per associazioni che partecipano o organizzano manifestazioni storico-culturali locali. Il nostro esperto le passa in rassegna, evidenziandone contraddizioni e difficoltà interpretative.

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