Cultura
Napoli: l’emergenza rifiuti continua
Dopo il Supercommissario ora arriva anche l'Unità di Crisi, ma in strada...
Il 7 gennaio scorso il Presidente del Consiglio Romano Prodi aveva promesso soluzioni in 24ore all?ennesima e ancor più terribile emergenza rifiuti a Napoli e in Campania. Da subito avevamo sottolineato l?incongruità delle proposte e la lunare tabella dei tempi che hanno esposto i rappresentanti del Governo a figuracce in diretta televisiva. Dieci giorni dopo le promesse e la nomina dell?ennesimo supercommissario (il superpoliziotto De Gennaro dotato di poteri speciali ma a scadenza) solo ieri sera a Roma sono state messe a punto le modalità organizzative per rendere operativo il piano del Governo che, forse, da domani potrà essere attuato. L?assetto organizzativo della struttura del supercommissario Gianni De Gennaro è stata così definita. Una nuova ordinanza che porta la firma del premier, Romano Prodi, istituisce una vera e propria Unità di crisi composta da rappresentanti dei ministeri dell?Interno, della Difesa, dell?Ambiente, della Salute e della Protezione Civile, che affiancherà e avrà il compito di attuare le decisioni assunte dal prefetto, in quella che è diventata una corsa contro il tempo per rimuovere dalla Campania le tonnellate di immondizia che si sono accumulate negli ultimi sei mesi. Intanto mentre nessuno dei responsabili del disastro ambientale e sanitario ha dato cenni di dimissioni i problemi permangono. A Quarto, per esempio, i cittadini ieri speravano in un miracolo. Pensavano che l?Esercito, come per miracolo, facesse scomparire 2400 tonnellate di immondizia in una notte. Impossibile. I sette automezzi del Genio militare hanno lavorato in periferia, tra via Pantaleo e via Campana, hanno rimosso non più di 150 tonnellate di spazzatura. Poi, gli uomini in divisa hanno dovuto alzare le braccia: inutile continuare, senza avere un?area dove scaricare quei cumuli fetidi ammassati da giorni. L?esercito è al lavoro. Nuove navi-pattumeria sono pronte a salpare dal golfo di Napoli, una alla volta di Cagliari, la seconda diretta verso la Sicilia. A Imola e a Modena sono giunti, intanto, i primi tir con i rifiuti. Ma ci vorranno almeno quindici giorni per inviare a tutte le regioni solidali le 100mila tonnellate di immondizia che i governatori hanno deciso di smaltire. Intando, se nulla cambia, altre tonnellate di rifiuti si accumuleranno. Tantissime le scuole della provincia ancora chiuse, domani, pare, riapriranno quelle di Quarto.