Cultura

Mediatori, nasce il sindacato

Lo propongono l'Ugl e Ale per ottenere il riconoscimento e la regolamentazione della professione

di Redazione

La proposta è partita dall?Ugl (Unione generale del lavoro) e dall'Ale (Associazione lavoratori emergenti): un sindacato per i mediatori interculturali che ne rappresnti gli interessi e stabilisca criteri di valutazione della loro professionalità. Il tutto in vista di una legge specifica per la regolamentazione dell'accesso alla professione. e nelle due organizzazioni sindacali, la rappresentanza dei mediatori è già una realtà.

"La domanda di queste professionalità ? spiega il presidente dell?Ugl Luciano Lagamba – aumenta con il crescere del numero di immigrati nel nostro Paese. E' una sfida che investe la nostra stessa struttura sociale coinvolgendo una vasta platea di persone che devono conoscere e rispettare gli usi, i costumi e le diverse tradizioni delle etnie che vivono qui".

Di qui la necessità di creare un sindacato per i mediatori. Secondo i sindacalisti sono necessari standard formativi univoci su tutto il territorio attraverso il coinvolgimento del ministero del lavoro, delle regioni, delle autonomie locali, delle parti sociali e delle istituzioni interessate, dalle scuole alle aziende sanitarie, agli istituti penitenziari. Il sindacato dei mediatori culturali punta ad arrivare alla firma di un protocollo di intesa per dare una reale copertura a questa figura professionale. "Sarà necessario ? dicono – la previsione di un inquadramento del mediatore culturale nei contratti collettivi di lavoro. Accezione pressoché assente nei ccnl esistenti se non con qualche rara eccezione".

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