Sostenibilità

Scarpe made in italy, qualità ecocompatibile

Dopo la tracciabilità dei prodotti alimentari tocca al settore calzaturiero fornire le proprie generalità. Nazionalità:italiana.Carattere: competitivo.Segni particolari: amica dell’uomo e del pianeta.

di Chiara Cantoni

Dopo la tracciabilità dei prodotti alimentari tocca al settore calzaturiero fornire le proprie generalità. Nazionalità: italiana. Carattere: competitivo. Segni particolari: amica dell?uomo e del pianeta. Questo l?identikit della scarpa ecocompatibile, che a breve potrà vantare piena cittadinanza nel calderone delle categorie merceologiche, con tanto di ?Carta d?identità ambientale? dedicata per informare il consumatore sulle caratteristiche dei materiali utilizzati e dei processi di lavorazione, a costi contenuti per le aziende produttrici. La novità, promossa in collaborazione con la Camera di commercio di Lucca e il ministero dell?Ambiente nell?ambito del progetto Ecodatabase, è firmata Ceseca, Centro servizi calzaturiero, società consortile pubblico-privata, nata nel 1984 a Segromigno in Monte (Lu) per sostenere l?attività delle pmi di settore. «Cerchiamo di anticipare i trend futuri, per aiutare i produttori italiani di scarpe a mantenere la propria competitività sul mercato globalizzato», spiega il direttore Ceseca, Daniele Del Grande. «E se la partita coi colossi asiatici è impari sul piano dei costi produttivi, occorre giocare la carta delle qualità artigianali made in Italy ma anche quella sempre più significativa dell?ecosostenibilità, quale fattore distintivo della nostra offerta».

La carta andrà a definire una vera e propria identità della calzatura nostrana, offrendo un plusvalore per l?ambiente ma anche per la salute del consumatore. «Ogni prodotto assemblato può essere definito da informazioni sui componenti e le tecnologie impiegate per l?assemblaggio», spiega Del Grande. «Non basta, per esempio, che la suola di una scarpa sia in cuoio per definirla ecocompatibile: dipende dalle colle, dalle vernici, dalla conciatura. Ecodatabase si propone di mettere a disposizione delle aziende calzaturiere una banca dati che raccolga informazioni sui produttori di materiali componenti sostenibili, come adesivi e vernici a base acqua, fodere ipoallergeniche, fornendo anche uno strumento economico per comunicare il proprio impegno ambientale».

Come? Tramite una smart card inserita nella confezione della calzatura, che ne porterà la tracciabilità produttiva. Grazie a un motore di ricerca online, basterà digitare il codice numerico della carta per visualizzare il profilo di quel singolo paio di scarpe: caratteristiche, provenienza, materiali e lavorazione. Prossimo step? «Siamo nella fase di implementazione: per ora sono 30 le aziende interessate, ma è in corso il dialogo con altri importanti nomi calzaturieri. Ci auguriamo che il settore recepisca l?iniziativa in tutte le sue potenzialità».

COME FUNZIONA

  • Smart card.

La carta d?identità ambientale della calzatura, promossa dal Centro servizi calzaturiero di Lucca, è pensata per informare i consumatori sui materiali e la lavorazione delle scarpe tramite un codice inserito in ogni confezione. Digitandolo online, si visualizzerà la ?filiera etica?. www.ecodbcalzatura.it


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