La dispersione scolastica in Italia «continua a essere in agenda» e riguarda a livello nazionale il 20,6% dei giovani tra i 18 e i 24 anni. È quanto emerge da uno studio del Censis per Labitalia. Quanto alle motivazioni, secondo il Censis sono da ricercare nella «poca voglia di studiare» (57,7%), nel disinteresse alle materie di studio (27,7%) o, al contrario, all?interesse per «altri aspetti della vita» (18%). Lo dimostra il fatto che il percorso scolastico, prima dell?interruzione della frequenza, era già stato accidentato con un ?vuoto? medio di 5 mesi e almeno una bocciatura: il 61,7% ha ripetuto un anno, il 30% ha cambiato scuola e il 20% tipo di scuola, mentre il 27% aveva già interrotto la frequenza. Una scelta che nel 56% dei casi non vede d?accordo i genitori, ma in ben il 35,7% trova il loro consenso. Tuttavia, quasi il 52% degli adolescenti non frequentanti la scuola non è uscito dal circuito formativo, visto che dichiara di seguire un corso. Oltre un quarto, però, afferma di non fare niente, mentre il 16,4% lavora.
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