Non profit

I cent’anni di Cbm: al via le iniziative

Un concerto alla Scala, cento testimonial e un T-shirt di Fiorucci a vestire questo compleanno di solidariet

di Antonietta Nembri

Cento anni, cento progetti e cento testimonial. Prendono il via domenica 27 aprile con la prova aperta della Filarmonica della Scala le iniziative per il centenario di Cbm che culmineranno con la Giornata delle vista a ottobre al Teatro Dal Verme. E in mezzo tante e tante iniziative dedicate a un compleanno molto importante.

Questa mattina, mercoledì 23 aprile, nella sede del Comune di Milano sono state presentate le iniziative del centenario a partire dalla maglietta ideata da Elio Fiorucci, dedicata al progetto ?Love is possible?, una T-shirt che si ispira al celeberrimo film di Charlie Chaplin ?Luci della città? e che ha la particolarità di riportare la scritta in Braille sopra una delle immagini più poetiche della pellicola: Charlot con la giovane fioraria cieca aiutata. Alla conferenza stampa erano presenti anche alcuni dei testimonial di Cbm Italia dal capitano della primavera dell?Inter Francesco Bolzoni, alla modella Keyla Espinoza, da Leonardo Manera, già protagonista con Emanuela Folliero della serata cabaret per Cbm dello scorso anno, a Vic, dj di radio Deejay a Paolo Pardini, giornalista di Rai3 e via voce Annalisa Minetti, impegnata oggi in un programma televisivo.

Da parte dell?assessore comunale alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna si è sottolineato come la vicinanza all?associazione nasca dall?importanza della prevenzione «che si combina con la solidarietà. I dati sulla cecità sono allarmanti» ha dichiarato Ladi di Chiavenna. «Nel mondo ogni 5 secondi una persona diventa cieca e secondo le stime dell?Oms nel mondo ci sono circa 37 milioni di non vedenti, dei quali 1,4 milioni di bambini al di sotto dei 15 anni. Non si può restare indifferenti davanti a questi numeri che sono persone». Dati che colpiscono e che nei paesi in via di sviluppo diventano ancora più drammatici. «Fare solidarietà, prevenzione e cura è uno dei modi che abbiamo per far vivere meglio il pianeta. Come Comune in vista dell?Expo abbiamo dei progetti di telemedicina e teleassistenza», ha ricordato sottolineando infine come in questa occasione si sia attivato un percorso virtuoso che vede le istituzioni, il capitale privato e i testimonial muoversi nell?ottica di una solidarietà attiva non pietistica.

È toccato a Filippo Frattina, membro del consiglio direttivo di Cbm Italia presentare il profilo dell?associazione italiana, nata proprio a Milano nel 2001, partner dell?organizzazione internazionale Cbm, presente in 118 Paesi del mondo con oltre mille progetti che riguardano la lotta alla cecità e la cura di altre disabilità. «In Italia siamo in continua crescita, come dimostrano i 500mila donatori e le imprese che finanziano i nostri progetti». L?entusiasmo e la voglia di fare di Cbm Italia è stata comunicata da Giusy Laganà, responsabile comunicazione e raccolta fondi dell?associazione. Un entusiasmo contagioso che aiuta il progetto di legare a cento iniziative ad altrettanti testimonial che diventano i promotori dei singoli progetti nei Paesi del sud del mondo. Come per esempio Manera che è legato allo Zambia o alla modella Espinoza legata a un?azione in Venezuela «i testimonial stanno aumentando», ha detto Laganà «e dobbiamo ringraziare anche l?Inter che come noi compie cent?anni e che si è dimostrata sensibile».

Elio Fiorucci si è detto «onorato» di partecipare all?iniziativa di Cbm che lo ha colpito per l?entusiasmo e per il tipo di lavoro che sta facendo per malattie come il tracoma. «Ho voluto usare l?immagine di Chaplin per evocare il rapporto tra una persona debole che aiuta un?altra persona debole, un film Luci della città che mi aveva colpito quando ero un ragazzino», ha spiegato prima di annunciare di voler essere «più coinvolto perché la vista è talmente importante che aiutare qualcuno a recuperarla o non perderla è fondamentale». Le T-shirt Love is possible saranno distribuite a partire da giugno negli show room Fiorucci di Milano e Verona.

È nell?ottica della Csr il legame tra Cbm e Salmoiraghi & Viganò, come ha spiegato l?Ad Riccardo Perdomi «l?incontro con Cbm è coerente con quello che facciamo e abbiamo incontrato un?organizzazione che ha una gestione di alto livello, i progetti sono controllati e dall?altra parte anche noi non ci siamo limitati alla donazione, ma abbiamo coinvolto tutto il gruppo degli stake-holders». Perdomi ha poi denunciato un?assurdità dell?ordinamento che impedisce a un?azienda di sostenere lo stesso progetto per più anni per cui quest?anno sarà sostenuto un ospedale a Juba in Sud Sudan, mentre negli anni scorsi la solidarietà era andata a progetti in Vietnam e in Perù.

Da parte sua Leonardo Manera ha rivelato di aver iniziato a collaborare con Cbm, due anni fa, perché il problema vista lo ha riguardato da vicino «mi avevano diagnosticato un sospetto glaucoma, per fortuna la diagnosi era sbagliata, tuttavia per me è un problema molto sentito ed è per questo che voglio collaborare attivamente». «La radio è un mezzo molto efficace», ha detto Vic «soprattutto nel contagio della solidarietà».


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