Israele: Sharon vince le primarie

I risultati definitivi hanno confermato la vittoria di Ariel Sharon alle primarie del suo partito, il Likud, con il 55,88 % dei voti, contro il 40,8 del suo rivale, il ministro degli Esteri Benyamin Netanyahu. Sara’ dunque l’attuale primo ministro a venire candidato premier per il partito conservatore alle elezioni anticipate del 28 gennaio. L’affluenza alle urne e’ stata del 46%, con un picco dei votanti in serata, dopo che Sharon aveva lanciato un appello al voto, come risposta all’attacco armato al seggio di Beit Shean, che ha causato la morte di sei israeliani. Sharon, 74 anni, ha accettato la vittoria con un discorso senza toni trionfalistici, in segno di rispetto per i nove israeliani rimasti uccisi ieri negli attentati di Mombasa e Beit Shean. Il premier ha ripetuto che la promessa di catturare i colpevoli e previsto una schiacciante vittoria per il Likud. Il partito ”raddoppiera’ la sua forza, se lavoreremo assieme otterremo un risultato anche migliore”, ha dichiarato. Netanyahu, 53 anni, che lo aveva sfidato con una campagna su posizioni molto piu’ a destra, contro la costituzione di uno stato palestinese, ha concesso la sconfitta e lanciato un appello all’unita’ del partito. Al momento i sondaggi danno ampiamente ragione alle previsioni di vittoria di Sharon. Un rilevamento condotto dalla societa’ Dialog per il quotidiano Ha’aretz, assegna 41 seggi al Likud e 20 ai Laburisti, guidati dal sindaco di Haifa Amram Mitzna. Assieme ai partiti religiosi e della destra, Shas, Unione Nazionale, Torah Unita nel Giudaismo, e Partito Nazional Religioso, il Likud potrebbe governare con una maggioranza di 64 seggi su 120. Il sondaggio segnala anche una forte affermazione della formazione laica Shinui, che si avvia a diventare il terzo partito su posizioni centriste.