Cultura

USA: Clinton, “Sorpresa, sono tornata”

Sorpresa alle primarie dello stato del New Hampshire. Hillary Clinton (39%) recupera e vince, contro il suo principale avversario Barak Obama (37%). Tutto come previsto in campo repubblicano

di Riccardo Bagnato

Come ha fatto Hillary Clinton a recuperare ben 13 punti di distacco dal suo avversario, Barak Obama, favorito nelle primarie del New Hampshire? Cosa ha spinto gli oltre 280mila elettori democratici a cambiare idea? Ad assegnare il 39% dei voti alla donna che non piace alle donne? Il 37% alla stella delle ultime primarie in Iowa, il senatore Obama? E appena il 17% all’eterno giovane John Edwards?

Sono queste le domande a cui i media e gli analisti americani stanno cercando di dare una risposta. Perché la sorpresa è stata prima di tutto loro, per chi, come giornali e televisioni, aveva già preparato edizioni e palinsesto. Per gli stessi Clinton, delusi dalla performance in Iowa, per cui già si stava speculando su un loro probabile abbandono. E per il nuovo Kennedy, impersonato dal giovane senatore dell’Illinois, Barak Obama, troppo sicuro del successo in New Hampshire, tanto da farsi sfuggire un’infelice profezia: ?I cittadini del New Hampshire sono chiamati non solo a scegliere chi sarà nominato, ma il futuro presidente degli Stati Uniti?.

Nessuna sorpresa invece sul fronte repubblicano. Sondaggi rispettati. Vince il senatore John McCain con il 37% dei voti, davanti all’ex governatore del Massachusetts, Mitt Romney (31%); la sorpresa dell’Iowa, l’ex governatore dell’Arkansas, Mike Huckabee (11%); l’ex sindaco di New York, Rudolph W. Giuliani (8%); e la star del web, nonché rappresentante al Congresso del Texas, Ron Paul (7%).

Ma è da parte democratica che ora si fanno i conti e ci si prepara per affrontare le primarie in South Carolina, Florida, Michigan e Nevada. Stati in cui ? a detta degli stessi sondaggi che hanno clamorosamente sbagliato in New Hampshire ? vedono in pole position Hillary Clinton ad eccezione che per la South Carolina. Eppure. Cosa è successo nelle ultime 48 ore prima della chiusura dei seggi in New Hampshire? Gli elettori anno effettivamente cambiato idea? Hanno mentito a chi domandava loro per chi avrebbero votato? Sono poteri forti quelli che hanno fatto cambiare rotta ai risultati? O effettivamente l’affluenza record registrata nello stato del New England, fra il ricco Vermont, il ricchissimo Maine, e il potente Massachusetts, è il segno di un rinnovato impegno pro Hillary che i sondaggi non potevano intercettare?

Staremo a vedere. Intanto ci si prepara per il Michigan che andrà in onda il prossimo 15 gennaio. Un test da non sottovalutare, malgrado la sola presenza della Clinton come front runner democratico (Obama e Edwards hanno da tempo ritirato le proprie candidature nello stato a seguito della decisione del partito di non assegnare alcun delagato penalizzando lo stato per aver anticipato le primarie): e per l’importanza dello stato, il volume della popolazione, ma anche e soprattutto per la vicinanza all’Illinois, quartier generale di Barak Obama. E da cui sono usciti ben 9 milioni di dollari per entrare nelle casse della campagna del giovane senatore, mentre ?solo? 2 milioni e mezzo di dollari hanno preferito la causa di Hillary Clinton. Gli ultimi sondaggi disponibili, effettuati a fine novembre 2007, danno per quest’ultima al 49% e Obama al 18%. Ma a questo punto, chi crede più a sondaggi? Si potrà dire solo alla fine. Schede alla mano.


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