Cultura
Usa: l’intervento del Papa all’Onu
Il Papa ha ricordato la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, ha parlato di sviluppo sostenibile, libertà religiosa, etica e scienza, rispetto dell'ambiente.
Si è concluso pochi minuti fa il discorso di Papa Benedetto XVI all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il Papa è stato introdotto dal presidente dell’Assemblea e dal segretario dell’Onu Ban Ki-Moon.
Ban Ki Moon ha dato il benvenuto nella “casa comune delle Nazioni” al Papa e ha messo in risalto la “convergenza fra molti temi etici richiamati da Benedetto XVI e i valori che ispirano le Nazioni Unite relativamente a pace, diritti umani, solidarietà e sviluppo sostenibile, rispetto del creato e dell’ambiente, gestione equa delle risorse”.
Ban Ki Moon ha anche ringraziato il Pontefice e la chiesa cattolica “per la fiducia nell’Onu come mezzo per favorire il dialogo fra le nazioni e le politiche multiculturali in un mondo complesso e in rapido cambiamento”.
Il segretario generale ha anche ricordato la creazione nel Palazzo di vetro dell’Onu della “meditation room”, che il Papa ha visitato dopo il discorso. Una stanza con un altare senza simboli religiosi, “Non è un altare a un Dio sconosciuto” ha detto Ban, “ma a quel Dio che l’umanità ha imparato a conoscere con nomi e forme diverse”.
Poi Ban Ki-moon ha dato la parola al Papa. Dopo i ringraziamenti Benedetto XVI ha ricordato la visita del suo predecessore, Giovanni Paolo II, nel 95 e sottolineato l’importanza che la chiesa cattolica attribuisce alle nazioni Unite come “casa comune per le Nazioni” e come “strumento al servizio dell’intera famiglia umana”.
Nel suo discorso il Papa ha insistito in particolare su ciò che ha definito il fondamento di un’etica comune delle Nazioni: l’inviolabile dignità di ogni singola persona umana. Ha ricordato la necessità di proteggere i diritti umani, ricordando più volte il sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, stabilita dall’Onu nel 48. Fra i diritti umani il Papa ha ricordato anche la libertà di ogni uomo di professare la propria fede, come diritto non separabile dagli altri e che è a fondamento della dignità umana.
Il papa ha parlato anche di uso corretto delle scoperte scientifiche al servizio dell’essere umano, di rispetto dell’ambiente, di dialogo interreligioso, di libertà religiosa ” che non è solo un diritto individuale ma ha anche una dimensione pubblica che contribuisce a costruire un ordine sociale” all’insegna del rispetto di ogni essere umano, della pace e della giustizia sociale.
Benedetto XVI ha parlato di sviluppo sostenibile citando il continente africano, chiedendo un’attenzione particolare per le “aree più fragili del pianeta, che non devono essere escluse da uno sviluppo globale sostenibile”.
Il discorso del Papa è stato salutato dall’assemblea con una standing ovation, dopo la quale Benedetto XVI è uscito dalla plenaria per andare a visitare la meditation room, accompagnato da Ban Ki-Moon.
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