Non profit

Un intero paese firma per il tralcio

5 per mille: a Sassari il record abitanti/scelte

di Daniela Verlicchi

Il loro motto è «non si butta via niente». Tanto meno l?inaspettato ?tesoretto? che arriverà grazie alle firme che destinano il 5 per mille della dichiarazione dei redditi 2007 alla cooperativa sociale il Tralcio di Thiesi (Sassari).
Sono abituati a risparmiare, quelli del Tralcio. E quest?anno l?hanno fatto sulla pubblicità: «Solo qualche manifesto e un po? di volantini», assicura Giovanna Salinas, presidente della cooperativa. E allora, come è possibile raccogliere 1.299 firme (l?anno scorso erano state 300 in meno, per 20.600 euro di raccolta) su un territorio, Thiesi, che conta 3.165 anime, ovviamente non tutte contribuenti? «Con il passaparola», rivela Salinas, con l?entusiasmo dei suoi 34 anni: «Quando abbiamo saputo che potevamo accedere a questa forma di finanziamento, lo abbiamo detto a tutti: soci, amici, parenti. Anche in continente».

Ok, ma dietro c?è dell?altro. La cooperativa nasce nel 1993 e, tralcio dopo tralcio, ha messo in piedi una rete di relazioni e legami che hanno prodotto un piccolo record. Nasce, come «passatempo organizzato», dall?intraprendenza di un gruppo di genitori di ragazzi disabili che, dopo un campo parocchiale, decidono di non «perdere di vista» quell?esperienza così ricca per i loro figli. Nel 1998 Il Tralcio diventa una cooperativa sociale di tipo B che produce mirto e altri liquori della tradizione sarda, dando lavoro a disabili e svantaggiati.

«Oltre alla distilleria, oggi abbiamo un centro diurno nel quale i ragazzi fanno laboratori di ceramica, produzione di etichette, carta da imballaggio», spiega la presidente. Il tutto, è chiaro, finalizzato alla produzione e alla vendita dei liquori: «Per questo dico che qui non si butta via niente», puntualizza Salinas.

Ma il vero salto di qualità per la cooperativa arriva nel 2001, quando sigla le prime convenzioni con i Comuni. In breve, il Tralcio diventa il punto di riferimento per l?inserimento lavorativo dei disabili per tutto il territorio. Non solo a Thiesi, ma anche nelle vicine Siligo, Banari, Giave, Bonnanaro e in altri comuni del Meilogo, la regione a Nord-Ovest della Sardegna. Ecco svelato l?arcano: il bacino di utenza da cui attingere è molto più vasto del comune di Thiesi.
D?altra parte, la fiducia delle famiglie e degli amministratori bisogna guadagnarsela. «E noi cerchiamo di farlo valorizzando i nostri ragazzi e facendoli crescere in autostima», spiega Salinas. Questo significa anche stipulare con loro un regolare contratto di lavoro. Oggi il Tralcio conta18 soci, otto dei quali disabili. Ed è una realtà in espansione. «Cosa faremo con il 5 per mille? Costruiremo una sala mensa perché il nostro diventi un vero centro diurno e i ragazzi non siano costretti a tornare a casa per pranzo», progetta la Salinas. Tralcio chiama tralcio.


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