Duemila pasti al giorno grazie a 500 volontari e ad aziende generose

A Milano, Opera San Francesco per i poveri è un?istituzione, fin dal 1959. All?origine due figure straordinarie, Emilio Grignani, un grande benefattore, e fra Cecilio, frate portinaio del convento dei Cappuccini di viale Piave. Molti anni sono trascorsi e accanto alla tradizionale mensa dei poveri oggi ci sono docce, guardaroba, un poliambulatorio e uno sportello sociale. Anche i numeri sono di tutto rispetto, basti pensare ai 664.314 pasti distribuiti, con una media giornaliera che supera le 2mila unità, o le 31.752 visite effettuate lo scorso anno nel poliambulatorio che conta una decina di dipendenti (infermieri e un farmacista) ma i cui medici sono tutti volontari.

Sono tantissimi i poveri che fanno riferimento ai servizi dell?Osf, basti pensare che nel 2007 sono state 9.760 le nuove tessere (necessarie per accedere alla mensa o al guardaroba, alle docce o al poliambulatorio) erogate, a fronte dei 53.364 rinnovi. «Va però considerato che ci sono anche persone che si registrano e poi magari vengono solo una, due volte durante l?anno», osserva Laura Daffonchio, responsabile amministrativa della fondazione e dell?associazione Opera San Francesco, ossia le due braccia di una realtà che non solo aiuta migliaia di persone, ma anche è in grado di muovere la generosità di tutta Italia. Basti pensare, infatti, che tra i fondi raccolti, che rappresentano oltre il 97% delle entrate, sono comprese anche le donazioni di merci: «Riceviamo un controvalore di 709.027 euro in alimentari e farmaci ed è un grosso aiuto per noi ricevere periodicamente queste donazioni di generi indispensabili che altrimenti dovremmo comprare», continua la Daffonchio per la quale inoltre, «senza l?aiuto dei volontari, quasi 500, non riusciremmo a fare quello che facciamo».

A fornire la benzina per far marciare l?Opera San Francesco è l?omonima fondazione che si occupa della raccolta fondi. «Usavano come strumento il marketing diretto postale, dal marzo scorso con il rinnovamento del sito internet abbiamo pensato a un ampliamento online», spiega Guia Rigoldi, responsabile Raccolta fondi e comunicazione. «Le nostre campagne sono sempre a livello nazionale anche perché Milano è in un certo senso un collettore di povertà, le persone che aiutiamo arrivano da tutto il mondo», osserva. Il rinnovamento dei mezzi di comunicazione ha portato a un cambio di linguaggio, ma il messaggio guida è il più semplice: «Usate le nostre mani per aiutare chi ha bisogno». E non manca mai il grazie, il ringraziamento per la grande generosità che l?appello di Osf riceve sempre, come nel caso del 5 per mille.