Formazione

Bucarest-Milano: sbarco fra gli omini verdi

Pagine utili/ Si autobattezza «l’osservatore rumeno». Mihai Mircea Butcovan, 38 anni, rumeno, quando è arrivato in Italia, nel 1991, si è innamorato di una leghista militante...

di Sara De Carli

Si autobattezza «l?osservatore rumeno». La sua ex fidanzata (un po? letteraria, un po? autentica) lo definisce «terrone rumeno di radici neolatine». Mihai Mircea Butcovan, 38 anni, rumeno, quando è arrivato in Italia, nel 1991, si è innamorato di una leghista militante, figlia di una ricca famiglia brianzola. Quella storia è raccontata in Allunaggio di un immigrato innamorato. Oggi Mihai fa l?educatore professionale a Milano. Vita: Perché allunaggio? Mihai Mircea Butcovan: Quando sono arrivato qua ero allunato e stralunato, in un altro mondo. Noi eravamo abituati a non esprimere nulla di quel che pensavamo? Sa cosa mi diceva mio padre? «Se non puoi dire quel che pensi, almeno evita di pensare cazzate». Quando sono arrivato qui questa opportunità di accesso al sapere mi ha colpito moltissimo. Certo, era un pianeta che aveva anche questi omini verdi della Lega? Vita: La Lega contro i rumeni: sembra scritto ieri. Butcovan: Nel libro c?è una caricatura della Padania libera, di cui oggi ci sono rigurgiti. La Romania è più vicina all?Italia dell?Africa, ma gli italiani sanno più dell?Africa che di noi. Mi hanno detto che il mio è un libro profetico, ma non è vero: uno straniero vede cose dell?Italia che sono sotto gli occhi di tutti, ma gli italiani non le vedono perché sono diverse da ciò che vorrebbero. Gli stranieri si sforzano di osservare la realtà perché hanno bisogno di punti di riferimento; gli italiani ci si muovono anche al buio. Vita: Quanto pesa la migrazione nella sua letteratura? Butcovan: Scrivevo già in Romania, per tenermi insieme e non andare in pezzi. La stessa funzione terapeutica la scrittura l?ha avuta qui, all?inizio. Poi l?italiano è diventata la lingua degli affetti, dei sogni, anche dei sogni scritti. Un migrante però nelle mie storie lo metterò sempre, per aiutare gli italiani a sentirsi migranti nel villaggio globale.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA