Sostenibilità

Un mobile al 100% di acqua

Best practice. Un’impresa che ha puntato tutto sulla sostenibilità ambientale

di Redazione

sereste mai la stessa vernice che ricopre l?anta del vostro armadio per rifare il look del vostro vecchio servizio di piatti? Probabilmente no, anche se non siete esperti di chimica. In realtà, però, da un paio di mesi è sbarcata sul mercato una collezione di mobili con una finitura al 100% acqua, che dà le stesse garanzie richieste alle sostanze usate per colorare i contenitori alimentari e i giocattoli per bambini. Li fa un?azienda italiana, la Mazzali, stabilimento produttivo con radici ben piantate a Sorbolo, nei pressi di Parma, e nessuna voglia di delocalizzare. Con una cinquantina di dipendenti e 6 milioni e passa di euro di fatturato, è una bottega artigianale che fattura come un?industria grazie a una scelta ben precisa: la sostenibilità ambientale.

L?idea è venuta una decina d?anni fa a Mauro Zanandrea, responsabile marketing e csr dell?azienda. Originario di Feltre, nel bellunese, due figlie adottive arrivate dalla Russia, ex maestro elementare, è stato lui a lanciare la linea ?Isola verde?, mobili verniciati con prodotti che tagliano del 50% le emissioni di solventi. A distanza di anni la linea di ricerca è rimasta la stessa, ma i risultati sono molto migliorati: dal 50% di emissioni in meno oggi siamo passati addirittura al 90%.

Per capire bene la novità del prodotto, una infarinatura basic di chimica industriale è però necessaria. «Tutte le vernici emettono nell?aria solventi e sostanze volatili, sia in fase di produzione, quando circa il 30% del prodotto evapora nell?atmosfera, sia durante il loro ciclo di vita», ci spiega. Il che significa che il vostro armadio, la vostra cucina, il vostro letto vi appestano la casa rilasciando solventi per circa due anni. «Puntare su vernici a basso impatto ambientale ha una doppia valenza: riduce l?impatto dell?azienda sulla natura e dà maggiori garanzie di salute per il consumatore. Anche se sul consumatore il secondo punto impatta ancora decisamente di più», dice Zanandrea per spiegare l?affezione dell?azienda per il tema. Peccato che gli architetti non sempre tengano conto di questi aspetti ambientali: il must modaiolo del laccato lucido infatti rilascia, per ogni metro quadro, 400 grammi di solventi contro i 50 della finitura 100% acqua.

Il secondo filone della scelta sostenibile della Mazzali riguarda le materie prime: il legname arriva tutto da Italia, Europa, Canada e Stati Uniti. Ed è rigorosamente a riforestazione programmata: «Non mi sentirà mai dire che siamo un?azienda che non inquina», dice Zanandrea con onestà. «Inquiniamo, come tutti, ma cerchiamo di farlo il meno possibile. Il minimo che possiamo fare è garantire un ricambio per quanto consumiamo, non limitarci a divorare le materie prime». Una posizione iperrealista e molto concreta: «La sostenibilità è bella e deve far bene all?azienda. Dieci anni fa in catalogo avevamo soprattutto armadi classici, un segmento praticamente scomparso dal mercato: se siamo sopravvissuti alla crisi è perché questa filosofia ci ha permesso di distingurci dagli altri competitors e di riposizionarci», dice Zanandrea. Mobili moderni naturali: il 100% dei letti e il 70% degli armadi che la Mazzali oggi vende, sta sotto il cappello verde.

CSR

  • Non solo lavoro.

Sostenibilità ambientale ma non solo: da dieci anni Mazzali destina lo 0,75% delle vendite a progetti sociali sul territorio, vincendo nel 2007 il premio Sodalitas per la csr. Col 2008 la comunicazione dell?azienda è su carta ecologica certificata.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA