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Finanziaria: il digiuno preventivo di don Bizzotto

E' giunto al settimo giorno di digiuno don Albino Bizzotto, presidente di ''Beati i costruttori di pace''.

di Redazione

27/11/2002E’ giunto al settimo giorno di digiuno don Albino Bizzotto, presidente di ”Beati i costruttori di pace”. L’iniziativa di ”digiuno preventivo” per una Finanziaria di pace era stata lanciata da padre Angelo Cavagna del Gavci, che ha digiunato per 21 giorni e dal quale don Albino ha preso il testimone. Sono decine in Italia le persone che per lo stesso stanno dogiunando a staffetta.”Riconosco che se non andiamo ad intaccare concretamente le strutture di guerra, quindi anche la programmazione finanziaria riguardo al militare, rimangono insufficienti tutte le altre manifestazioni per la pace” sostiene il leader dell’associazione padovana da anni impegnata nell’ambito della pace e dei diritti umani. Don Bizzotto in una lettera sostiene che ”e’ tutto il complessivo panorama politico ed economico delle scelte contro la pace che rimane inquietante. Raddoppiano negli Usa gli investimenti per le armi, l’Europa si attrezza per competere anche sul piano militare; la Nato si allarga e cambia natura; il terrorismo, preso a pretesto, serve anche a Russia e Cina per repressioni devastanti di interi popoli, delle minoranze in particolare. La politica di fatto sta diventando la continuazione della guerra con altri mezzi; solo la guerra viene proposta per risolvere i conflitti internazionali e per definire la stessa funzione dell’ONU e delle altre istituzioni internazionali. Le politiche liberiste all’interno dei singoli stati negano i diritti civili e sociali per perseguire la privatizzazione di tutti i servizi e di tutti i beni primari. A Johannesburg ci e’ stato mostrato un pianeta con scadenze ad orologeria. Il digiuno lo sento importante e necessario per le scelte da fare e con che spirito, con piena coscienza della complessita’ e pervasivita’ della violenza”.

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