Volontariato
Genitori in fuga dalle scuole ghetto? Nel 2018 ci faranno un baffo
Tra dieci anni la scuola sarà oltre la sfida della differenza linguistica. «Il problema sarà alunni a scuola, stranieri in città»
Tra dieci anni la scuola sarà oltre la sfida della differenza linguistica. «Il problema sarà ?alunni a scuola, stranieri in città?». Lo dice Pierluigi Rocca, vicepreside dell?istituto comprensivo Cadorna di Milano: 800 alunni, metà stranieri. «La sfida sarà coinvolgere il territorio in un grande progetto di inclusione sociale vera, che trasmetta competenze veramente utili». E poi addio alle scuole-ghetto. Giovanni Del Bene, il dirigente, ne è convinto: «Difficile dire che i genitori italiani manderanno i figli solo nelle scuole a maggioranza di alunni italiani, semplicemente perché scuole così non esisteranno più». E sulla didattica del futuro il preside non ha dubbi: «La comunicazione tra diversi è la ragione di molte incomprensioni. Per migliorarla, si dovranno insegnare almeno tre lingue: inglese, spagnolo, arabo o magari cinese». Con insegnanti, perché no, stranieri pure loro: al Cadorna ci sono già una prof filippina e una tunisina.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.