Volontariato

Ancona: nasce un centro ad hoc per le malattie neuromuscolari

Si parte domani con la costituzione della Fondazione Dante Paladini

di Sara De Carli

Si costituisce domani ad Ancona la Fondazione Dr. Dante Paladini, che farà nascere in città, nei prossimi mesi, un nuovo Centro per le Malattie Neuromuscolari. Realizzato all?interno della Clinica Neurologica dell?Azienda Ospedaliera ?Ospedali Riuniti?, il Centro avrà un proprio ambulatorio che si occuperà dei pazienti con malattie neuromuscolari sia in regime di day hospital che di ricovero, eventualmente appoggiandosi alla stessa Clinica: Ancona così sarà la prima città in Italia a replicare l’esperienza del Centro NEMO, nato a Milano a fine 2007, unico in Italia.
 
Questa importante iniziativa vede nuovamente la luce dopo un primo tentativo avviato alcuni anni fa dal neurologo Dante Paladini, prematuramente scomparso nel 2004 e a cui oggi è stata intitolata la Fondazione Dr. Dante Paladini, che già a partire dalle prossime settimane avrà come priorità quella di collaborare strettamente con il Centro stesso. Soci costitutivi della Fondazione – di partecipazione – sono la Famiglia Paladini, gli ?Ospedali Riuniti? di Ancona e la Fondazione Serena, che invece gestisce NEMO, il primo Centro Clinico – con sede a Milano – che si occupa esclusivamente di malattie neuromuscolari.
 
La costituzione della Fondazione e il riavvio del Centro per le Malattie Neuromuscolari hanno ricevuto fin dalla prima esperienza tutto l?appoggio e il sostegno dalla Sezione di Ancona della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), da molti operatori e dai familiari dei pazienti. Ad oggi, infatti, si stima che nelle Marche siano circa 900 le persone affette da patologie neuromuscolari di origine genetica, tra cui le distrofie muscolari e le amiotrofie spinali (SMA). 400, invece, coloro che soffrono di forme croniche delle stesse, quali le miopatie infiammatorie, o di sclerosi laterale amiotrofica (SLA). 
 
E alla luce proprio della natura ?partecipativa? della Fondazione Paladini, i suoi soci auspicano che la comunità locale, in particolare i soggetti più interessati alle iniziative di responsabilità sociale, si sentano coinvolti e chiamati a partecipare attivamente all?importante e innovativo progetto, che potrebbe diventare un motivo di forte aggregazione di risorse e progettualità, nell?ottica di uno sviluppo sociale profondo, volto a dare vita «a un modello assistenziale – spiegano dalla UILDM di Ancona – basato su un servizio sanitario costruito a misura della persona disabile, nella speranza reale di migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie».


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