Mondo
Svezia: il Parlamento premia un missionario italiano
Un missionario italiano che da anni opera in Burundi ha vinto il premio Right Livelihood 2002, il Premio Nobel ''alternativo'' per la pace
di Redazione
Un missionario italiano che da anni opera in Burundi ha vinto il premio Right Livelihood 2002, il Premio Nobel ”alternativo” per la pace consegnato dal Parlamento svedese a quanti si sono distinti, durante l’anno, per i loro ”gesti pratici di pace”. L’importante riconoscimento e’ stato assegnato a padre Claudio Marano, responsabile del Centre Jeunes Kamenge, che da anni opera, non senza pericoli, nei quartieri Nord di Bujumbura, capitale del Burundi. Il religioso saveriano, originario del Friuli, opera da piu’ di dieci anni in Burundi ed e’ stato anche oggetto di alcuni attentati da parte delle forze paramilitari. Il Centre Jeunes e’ nato all’inizio della guerra civile che in Burundi ha provocato migliaia di morti, con l’intento di contribuire alla riconciliazione e al dialogo tra etnie tutsi ed hutu. Attualmente impegna in attivita’ di studio, culturali ma anche sportive migliaia di giovani dei due gruppi etnici. Dimostra con la sua presenza, si legge nella motivazione del premio, “che nonostante i nove anni di guerra civile, i giovani di diverse etnie, possono vivere e costruire il loro futuro insieme nella pace e nell’armonia”. Il premio sara’ consegnato il 9 dicembre prossimo a Stoccolma nel corso di una cerimonia davanti al Parlamento svedese. ”Siamo molto contenti soprattutto per i giovani del Centro – ha commentato padre Marano – e per la gente dei Quartieri Nord che hanno guadagnato il premio con le loro azioni. Il riconoscimento e’ molto importante a livello internazionale e questo ci facilita nella nostra azione contro la xenofobia e il razzismo”.
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