Famiglia

Bindi: relazione al Parlamento sugli abusi su minori

Il ministro punta tutto sulla banca dati creata presso l'Osservatorio

di Redazione

Il Ministro delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi, ha trasmesso oggi alle Camere la Relazione al Parlamento sull?attività di coordinamento svolta nella lotta contro l?abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori.

?Occorre promuovere una più attenta cultura del rispetto e dei diritti dei bambini e degli adolescenti. L?indifferenza o peggio la silenziosa tolleranza dell?infanzia violata ci predispone ad un?umanità più cinica e crudele, un?umanità più povera e senza futuro. Ogni bambino sfruttato o abusato rappresenta la negazione di quei valori fondamentali della persona umana che costituiscono il fondamento di ogni convivenza civile?: sono alcune delle parole del Ministro Rosy Bindi, contenute nella presentazione del documento.

La Relazione, prevista dalla Legge n. 269 del 1998, è stata realizzata dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l?infanzia e l?adolescenza di concerto con il Dipartimento per le politiche della famiglia e con l?Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile.

?L?Osservatorio, con la sua nuova Banca dati ? ricorda il Ministro nella presentazione del rapporto – rappresenta oggi la sede privilegiata per il raccordo delle diverse fonti e informazioni su questo fenomeno e per l?elaborazione di adeguate strategie di intervento. Gli accordi sottoscritti con i ministri della Giustizia, dell?Interno e per le Riforme e l?Innovazione nella Pubblica Amministrazione, permetteranno di condividere un complesso di dati eterogenei e di coordinare in modo più efficace e tempestivo sia gli interventi di repressione sia le politiche di prevenzione?.

Sarà infatti la Banca Dati a fornire un flusso di informazioni certificate e costantemente aggiornate sulle indagini, sulle tipologie e gli autori dei reati, sulle sanzioni applicate e sulle misure di protezione, sul profilo delle vittime e sui diversi contesti in cui maturano gli abusi. La Banca Dati risponde alla ?necessità – continua il Ministro – di rafforzare la presenza di una rete di servizi innovativi in grado di monitorare e intercettare tempestivamente sia le forme più subdole di aggressione all?integrità fisica e psicologica dei minori, sia la povertà e il disagio di tante famiglie in cui spesso maturano e si consumano gli atti di violenza?.

La Relazione fa luce sulle azioni intraprese da tutti gli attori, istituzionali e sociali, impegnati nella tutela dell?infanzia: Governo, Regioni, Enti locali, Magistratura, Forze di Polizia, Terzo settore ed il Volontariato. Il documento non tralascia il contesto internazionale, ambito importante per mettere in campo misure efficaci di repressione della pedofilia e della prostituzione minorile che si configurano sempre più spesso come pedopornografia su Internet e turismo sessuale.


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