Non profit

I telefonini usati per finanziare la cooperazione

Iniziativa di Magis in collaborazione con Carrefour

di Redazione

Quanti sono i telefoni cellulari che giacciono inutilizzati nelle nostre case? Si tratta di oggetti la cui vita media non supera i due anni e per questo vengono dimenticati in un cassetto, anche perché non si sa mai bene dove buttarli. Oggi grazie ad una innovativa campagna di raccolta promossa dal MAGIS, fondazione per la cooperazione e la solidarietà internazionale della Compagnia di Gesù, questi oggetti acquisiscono un nuovo valore.

La macchina della raccolta, la prima in Italia in questo genere, vede impegnati in tutto il paese dall?aprile scorso più di 150 gruppi di raccolta. Una diffusione capillare che ha già permesso la raccolta di parecchie migliaia di cellulari.

Dal 7 al 27 gennaio 2008 i vecchi telefonini possono essere donati anche all?interno dei 59 ipermercati del Gruppo Carrefour, che da anni sostiene progetti sociali e associazioni umanitarie.

Un?azione quotidiana come il fare la spesa può dunque diventare l?occasione di compiere un gesto che non costa nulla, ma il cui ricavato verrà devoluto per finanziare progetti in favore dell?Africa, come la realizzazione di cucine solari in Ciad e di un ospedale per bambini malati di Aids in Kenya.

I vecchi telefonini si trasformano in finanziamenti per i progetti di cooperazione e sviluppo nel Sud del mondo grazie al riciclaggio da parte di una società inglese, la CMR, che separa i dispositivi ormai inutilizzabili da quelli ancora funzionanti. I primi vengono smaltiti in maniera adeguata, i secondi vengono riparati e, se necessario, immessi nel mercato dell?usato. In entrambi i casi viene assicurato al MAGIS un corrispettivo per ogni cellulare ricevuto dall?Italia, che sarà interamente devoluto ai progetti in Ciad e Kenya.

1- I progetti da finanziare/ Ciad: cucinare con l?energia del sole

I fondi raccolti con la campagna cellulari verranno destinati dal MAGIS alla realizzazione di programmi di sviluppo umano, sociale, culturale, socio-economico, a partire da due iniziative dedicate alla realizzazione di cucine solari in Ciad e di un ospedale per bambini malati di Aids in Kenya.

Nel primo caso, l?obiettivo è quello di introdurre nuove tecnologie che allevino la fatica delle donne nella ricerca quotidiana della legna per la preparazione dei pasti. Tecnologie che non danneggino l?ambiente e che anzi possano contribuire a rallentare il processo di desertificazione attualmente in corso. A questo punta il progetto ?Cucine solari in favore della donna e dell?ecologia?, in corso di realizzazione nell?area di Sahr e Mongo in Ciad, uno dei paesi più poveri del continente africano. Qui la ricerca della legna assorbe la maggior parte del tempo: gli arbusti stanno diventando sempre più rari e per la raccolta le donne si spingono sempre più lontano dai loro villaggi, contribuendo all?ulteriore desertificazione del territorio. Si punta anche a favorire, da un lato, lo sfruttamento dell?energia solare mediante apparecchiature semplici, che richiedono una semplice manutenzione, e, dall?altro, la preparazione professionale dei giovani del Ciad con l?apprendimento di tecniche eco-compatibili.

L?intervento coinvolge 300 gruppi di famiglie (da 5 a 10 famiglie per ogni gruppo) che useranno collettivamente le cucine solari, riducendo l?estirpazione di cespugli e arbusti prima destinati a far fuoco. Dieci giovani apprendisti saranno addestrati come fabbri per continuare l?attività e assicurare la manutenzione delle cucine solari, nonché per svolgere attività specifiche del fabbro. Si prevede che, constatata da parte di altre donne i vantaggi che derivano dall?uso di queste cucine solari, le stesse possano chiedere di seguire l?esperienza pilota così da allargare i benefici a favore loro e dell?ambiente.

Il progetto è inserito nel quadro di un programma più vasto, previsto dal piano pastorale delle Diocesi di Sarh e di Mongo, chiamato ?Donna e sviluppo?, che realizza programmi di formazione per le donne, orientati a promuovere la condizione femminile nel Ciad.

2 ? I progetti da finanziare/Kenya: una casa per i bimbi malati di Aids

Il secondo progetto è incentrato sulla casa per bambini Nyumbani, termine swahili che significa ?casa accogliente?, che si vuole far diventare un vero e proprio villaggio.
La casa, fondata nel 1992 da P. Angelo D?Agostino S.J. (scomparso nel novembre 2006), ospita un numero crescente di bambini infettati da Aids. In molti casi si tratta di neonati abbandonati perché sieropositivi, anche se nel 75 per cento dei casi diventano sieronegativi entro il primo anno di vita e non sviluppano mai la malattia.
A Nyumbani, che ospita un centinaio di bambini e giovani, ci si prende cura dei bambini fino ad una chiarificazione della loro sierologia. I bimbi che risultano negativi, sono adottati o trovano altre case. I bimbi positivi sono seguiti con assistenza nutrizionale, medica, in particolare antiretrovirale, psicologica, di istruzione, spirituale, e vivono a Nyumbani fino ad essere autosufficienti.

Il Villaggio di Nyumbani, articolato in case famiglie e istituzioni comunitarie, armonizzerà le energie dei giovani e la maturità dei grandi, per creare nuove famiglie miste per favorire la guarigione, la speranza, l?opportunità. Tutto si basa sul modello della ?famiglia? con piccole case che ospitano 7/8 bambini ciascuna e con una madre di riferimento che si occupa di loro a tempo pieno con l?aiuto di personale volontario. Il villaggio si autososterrà attraverso l?agricoltura, l?allevamento di pollame, i prodotti del latte, l?artigianato, servizi all?esterno e il commercio.
Il MAGIS ? Movimento ed Azione dei Gesuiti Italiani per lo Sviluppo – è un ente senza fini di lucro costituito nel 1988 e riconosciuto quale Organismo Non Governativo (ONG) nel 1991 dal Ministero degli Affari Esteri ai sensi dell?art. 28 della Legge n. 49/87. Di recente divenuto fondazione, ha la personalità giuridica ed è di diritto una Onlus in forza dell?art. 10 comma 8 del D.Lgs. n. 460/87.

Espressione unitaria dell?impegno di cooperazione internazionale della Compagnia di Gesù d?Italia, lavora per il servizio della fede e la promozione della giustizia attraverso lo sviluppo integrale dei popoli più svantaggiati. Si caratterizza per l?unione dell?impegno professionale e volontario, per la collaborazione di laici e religiosi e per la promozione del dialogo interculturale e interreligioso.

Il MAGIS realizza programmi di sviluppo umano, sociale, culturale, socio-economico, con interventi caratterizzati dalla partecipazione della popolazione locale e da un?attenzione particolare riservata alla formazione. Altri settori di intervento sono la sanità, anche sotto l?aspetto educativo e preventivo, l?agricoltura e l?allevamento, privilegiando l?utilizzo delle risorse del territorio.

Oltre alla tradizionale attività di cooperazione, svolge attività di carattere informativo, educativo e formativo. Ha inoltre promosso e sostenuto iniziative di volontariato internazionale, oltre a progetti di Educazione allo Sviluppo.

In quasi vent?anni di attività, sono stati circa 500 i progetti di cooperazione internazionale realizzati in oltre 35 paesi del mondo, all?insegna dei principi cristiani e della secolare tradizione di impegno missionario ed educativo dei Gesuiti. Le risorse impiegate in queste anni corrispondono ad un volume complessivo di 30 milioni di euro, la maggior parte dei quali provenienti da donazioni private.

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